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mercoledì 15 novembre 2017

Una godibile e vivace avventura

I GOONIES
di James Kahn


Il romanzo, sì. Non il film. Che, ammettiamolo, è una novelization, ossia un prodotto successivo alla pellicola.
Di James Kahn, però, già noto per i romanzi ufficiali di Star Wars e, se non erro, di “Indiana Jones e il Tempio Maledetto”, che avevo letto in gioventù.  
Ebbene, che dire?
Che mi sono goduta il libro dalla prima all'ultima riga.
Non per i suoi pregi letterari, va bene, ma perché sono così affezionata a Mikey and Company che l'idea di rivivere le loro avventure sotto un nuovo profilo mi suonava davvero irresistibile.
E lo è davvero, in effetti, se si è sufficientemente nostalgici e nerd.
Il punto di vista è proprio quello di Mikey Walsh, il protagonista, che, in qualità di narratore, aggiunge interpretazioni personali, commenti e dettagli che, in qualche modo, finiscono per arricchire il patrimonio filmico. Cui, nei limiti del possibile, l'opera, però, è anche abbastanza fedele.
Certo, alcuni avvenimenti vengono raccontati in una successione diversa: Mikey non è onnisciente e certe cose (come il racconto di Chunk e Sloth) viene a saperle dopo, e magari ci vengono esplicitate utilizzando stratagemmi tipo gli articoli di giornale... Però è bello venire a conoscenza di particolari che nella pellicola venivano sottintesi, ma non spiegati. 
La trama presa in considerazione, oltretutto, corrisponde alla versione estesa del film, con la pausa all'emporio e la parentesi con la piovra (che non è riuscitissima nemmeno sulla carta, ma è pur sempre un pezzettino extra).
A prescindere da ciò, da nostalgia e nerditudine, il romanzo è comunque una godibile e vivace avventura per ragazzi, in cui non mancano risate ed emozioni, dolcezza e terrore, sparatorie e colpi di scena, pirati e duelli, caccia al tesoro e amicizie solide, che può essere vissuta con piacere anche se si hanno tredici anni oggi, e non qualche ieri fa.
Anzi, magari in questo caso sarà ancora meglio...

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