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giovedì 2 novembre 2017

Suggerimenti per vivere bene

QUESTIONE DI TEMPO
di Richard Curtis


C’è la questione dei viaggi nel tempo, dunque, dato che i maschi della famiglia di Tim, Tim incluso, hanno il potere di rivivere ogni momento della loro vita quante volte vogliono.
Ma non si tratta di un film di fantascienza: non si bada né al rischio di paradossi spazio temporali, né a possibili ripercussioni sul piano psicofisico.
Semplicemente è un film leggero, delicato, divertente e dolcissimo che parla di amore e relazioni familiari, in cui sì, c’è la questione del cronotrasporto, ma finalizzata al sentimento e a nulla più. Non si può, infatti, andare in esplorazione delle varie epoche, ma solo ritornare a se stessi. Non per arricchirsi o per avvantaggiarsi, ma per essere più felici (magari, come ha scelto il padre di Tim, dedicando la propria vita ai libri, leggendo il più possibile). E dunque incontriamo una ridda di personaggi meravigliosi, attraversiamo le tappe dell’esistenza, ci facciamo un mucchio di risate, ascoltiamo una splendida colonna sonora, e abbiamo occasione di riflettere su tante cose e di imparare ad apprezzarne altre.
Non vi basta?
Guardate il trailer. 
Quando mon amour mi ha parlato di questa pellicola ho sbadigliato. Ma ho riso da matti con il trailer, e allora mi sono lanciata. Il film è un susseguirsi di sorrisi e risate a crepapelle, specie nella prima parte, e anche le vicende più drammatiche vengono stemperate con positività e ottimismo: la pellicola, per giunta,  non si limita a regalare una piacevole serata in allegria, ma offre qualcosa di più duraturo, di tenero, ma solido, che continua a emanare calore, come una piccola fiamma.
Certamente “Questione di Tempo” non è esente da difetti: è troppo lungo e forse qua e là c’è qualche buchetto narrativo. Ma gli interpreti sono eccezionali (Domhnall Gleeson, Rachel McAdams – che di norma trovo antipatica, ma che qui è adorabile – e Bill Nighy su tutti), l’atmosfera impeccabile, frizzante e non stucchevole. E quanto si ride! Se si riesce ad andare oltre, però, si scorge qualcosa di più: una serie di suggerimenti per vivere bene, anzi, per vivere davvero, senza farsi sfuggire nulla. 
Straconsigliato!

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