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venerdì 2 marzo 2018

Una ridda di personaggi bislacchi

30 ROCK


La sitcom di e con Tina Fey, incentrata sul backstage di uno show televisivo umoristico (i cui studi, quelli della NBC, si trovano al numero 30 di Rockfeller Plaza, New York) e conclusasi alla settima stagione, che da qualche tempo sto riguardando con MPM. 
Con parole diverse: tutte le declinazioni della comicità.
Di quella verbale, che fa leva sulla battuta o sull'espediente linguistico, e di quella che si basa sulle situazioni. Di quella imperniata sui personaggi e di quella sofisticata, sottile, che sfrutta riferimenti culturali, sociali o politici. Ogni tanto di quella rozza, triviale, ma pure di quella surreale, che sfiora l'assurdo...
Di norma i programmi comici mi provocano il sorriso, ma non la risata. 
30 Rock, invece, mi fa ridere, mi fa ridere sul serio. Non sempre, ma abbastanza spesso e a crepapelle.
E già questo basterebbe.
In più c'è il cast: una ridda di personaggi bislacchi e sopra le righe, un trionfo di fisime, idiosincrasie e persino disturbi borderline. Funzionano da soli, o in coppia o a gruppi... Sono ironici e autoironici, citazionistici (con una predilezione per Star Wars) e imprevedibili. Almeno fino a che non si impara a conoscerli.
Tra questi, spiccano, oltre a Tina Fey/Liz Lemon (forse l'unica autrice/produttrice di serie tv che non ne approfitta per far cadere tutti i maschi ai suoi piedi, ma si diverte soprattutto a scherzare su se stessa – benché tra le sue sporadiche conquiste si annoverino sia James Franco che Matt Damon...), il folle Tracy Morgan/Tracy Jordan e uno spettacolare Alec Baldwin/Jack Donaghy, particolarmente a proprio agio in un ruolo comico – assai più che nei panni del fighetto di turno (anni 80 e 90) o del cattivo (nuovo millennio), trasformandosi da inutile belloccio senza sugo a stilosa cicciobomba sexy! 
Americano sin nel midollo, 30 Rock vanta guest star d'eccezione (da Salma Hayeck a Robert De Niro)  e fa apparire il mondo più leggero, ma senza negare la sua bruttezza o i suoi lati negativi, che trapelano di continuo tra uno sketch e una freddura.
Strepitoso.

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