I SEGRETI D’ITALIA
di Corrado Augias
Della stessa serie de “I segreti di…” Parigi, Londra, Roma, New York, ma, purtroppo, non alla medesima altezza.
Se le opere citate, infatti, sempre di Augias, sono ricche di avvenimenti, di fatti, di vicende appassionanti, avventura e Storia, che ruotano attorno alla città di turno, qui, in cui al centro poniamo il Bel Paese intero, ci sono poco più di dissertazioni circoscritte, un po’ di fatterelli noti, non eccessivamente approfonditi, connessioni variegate e qualche dissertazione piacevole, mentre l’autore persegue l’intento, in primis, di spiegarci chi sono gli italiani, visti da dentro e da fuori, piluccando di qua e di là.
Intendiamoci, un volume piacevole, intelligente, che si legge in un lampo, con tanti aneddoti e testimonianze che viaggiano da Parma a Roma, da Palermo a Venezia. Un’opera fatta di trame, dallo stile pacato e scorrevole, che intrattiene e arricchisce, ma che non ha lo stesso carisma e potenza narrativa degli epigoni.
Augias appare sotto tono, invece, e non ci fa innamorare di nessuna città, meno che mai dell’Italia, nonostante i suoi pregi e le sue contraddizioni, concedendoci, semmai, qualche fugace, ameno flirt. Si limita a regalarci qualche momento gradevole, che, è vero, non sarà sterile e non mancherà di affascinarci… Ma senza indurci a chissà quali approfondimenti, a differenza dei predecessori, che invece ti portavano a documentarti ancora offrendo spunti succosi o, semplicemente, aprendo meravigliose porte segrete con grazia e sapienza.
Non lo so, potrebbe essere che non fosse il momento giusto per me, che sia più portata a concentrarmi su un luogo più ristretto con una personalità più definita, anziché girovagare per una nazione, oppure che le mie aspettative fossero troppo altre.
Ma l’autore mi è parso stanco e demotivato, per quanto resti un interlocutore sagace e interessante.
Sarà per la prossima volta.
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