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martedì 24 aprile 2018

Floricoltura e tecnologia

LE VICISSITUDINI DI MPM
PER PRENDERE I BIGLIETTI DELL'EUROFLORA


Il mese scorso la mia deliziosa collega Silvia mi ha chiesto se volessi andare all'Euroflora di Genova.
Con la consueta simpatia che mi contraddistingue, io le ho risposto: “Ma figurati! Sacrificare una giornata di lettura per delle stupide piante? Non esiste.”
Tuttavia, quando un paio di settimane fa MPM ha espresso il desiderio di andarci insieme non ho avuto cuore di rifiutare. Ma poi non si è deciso nulla. 
Mercoledì, coincidenza e congiunzioni astrali, anche un'altra collega mi ha proposto se andiamo con i mariti... Ma, confrontate le agende, l'unico giorno possibile per tutti era domenica 22 (per voi sarebbe l'altro ieri, ma oggi, mentre scrivo, è ancora sabato), quindi dovevamo organizzarci in fretta e furia. E procaccarci i biglietti. 
Dato che MPM è il mio informatico ufficiale, abbiamo incaricato lui.
Erano circa le 9.30 di mercoledì 18 aprile.
Orbene, è stato un incubo:
MPM si è immediatamente collegato al sito ufficiale dell'Euroflora e si è messo in coda. Risultava il 16.679mo (all'incirca)... “Dovrai aspettare per almeno un'ora”, lo ha informato il sito. Okay. 
Aspettiamo. 
Aspettiamo. 
Aspettiamo. 
Dopo oltre due ore e mezza, finalmente, è arrivato il turno di MPM, così lui ha fatto per perfezionare l'acquisto, ma, sul più bello, il sito si è ribellato e lo ha sbeffeggiato con un bel: “i biglietti non sono in vendita qui”. 
Ma come? 
MPM, aduso ai malfunzionamenti delle biglietterie online, non si è scoraggiato e si è rimesso in coda, flemmatico. 
Questa volta era il circa 24.795mo (ultimi tre numeri sparati a caso).
Siamo andati a far la spesa. Abbiamo preparato il pranzo. Mangiato. Guardato “Lost in Space”. Fatto una pennichella. Siamo tornati ai rispettivi lavori.
Arrivato il suo turno attorno alle 16.00 (tre ore e mezzo dopo). MPM ha pregato che questa volta il sito non si impallasse. 
Non si è impallato.
MPM ha compilato tutto l'ambaradam. Ha fatto per pagare. Ha scoperto di non poterlo fare con Paypal (dirlo prima no?) e che se non avesse concluso l'operazione entro 48 minuti avrebbe dovuto ricominciare da capo. Dio!!!
Che fare, considerato che nessuno di noi ha la carta di credito (sia io che MPM siamo assai diffidenti al riguardo)?
No problem, dico io. Vado di corsa all'ufficio postale, carico la Postepay e procediamo. 
Volo. Entro. Prendo il numerino. Arriva il mio turno. Carico. Raggiungo MPM (i nostri rispettivi luoghi di lavoro sono vicini e per giunta prossimi alle Poste) e scopro che restano 34 minuti per completare l'operazione. Ce la possiamo fare. Compiliamo. Diamo l'input. Transazione non riuscita. 
Perchè? Perchè, maledizione? 
Forse abbiamo digitato male. Riproviamo. Nix. 
Ma checcavolo!!! Allora? 
Restano tre tentativi. 
Boh... C'è un numero sulla mia Postepay che non si legge bene... Può sembrare sia un sei che uno zero. Riproviamo digitando lo zero. Transazione non riuscita. 
Perchè? 
Mancano due tentativi. 
Facciamo il quarto. 
Proviamo a digitare il sei al posto dello zero. Ricontrolliamo bene tutto. Via. Transazione non riuscita. 
Sto per urlare. 
Ricontrolliamo ogni codice, ogni indicazione. Insulto MPM perché maltrattarlo mi rilassa e provo a sostituirlo alla tastiera. MPM si rammarica, si proclama innocente. Io non gli credo. Gli faccio gli occhi piccoli. Poi, proprio quando stiamo per sprecare l'ultimo tentativo... un'epifania: non è che dobbiamo aspettare qualche minuto perché la Postepay risulti effettivamente carica? 
Controlliamo. E' così. Dunque? 
Ci restano 31 minuti. 
Preghiamo.
Quanto diamine ci vuole?
Restano 28 minuti.
Ancora niente.
Sono afflitta.
I., sopraggiunta per condividere i nostri patemi, protesta, solidale: “Certo che ti fan proprio passare la voglia...”
Eh no, dannazione. A me così la voglia sta venendo: oramai è una questione di principio. Dobbiamo andare a 'sta cavolo di Euroflora.
Restano 25 minuti.
Io e I. sospiriamo e lasciamo tutto in mano a MPM, sperando che a breve ci rassicuri con una telefonata.
Passa mezz'ora. 
I 15 minuti sono ampiamente decorsi, la telefonata non è arrivata. Chiamo io.
Mi aspetto che MPM mi dica che si è rimesso in coda e che è il centododicimillesimo.
Invece mi risponde che mi ha mandato via mail i biglietti da stampare. Tutti e quattro. W!!!! Mio eroe!
Li stampiamo.
Il giorno è giusto, ma sono tutti a nome di MPM e non sono cedibili a terzi. Quindi? 
Quindi niente, replica MPM: non c'era la possibilità di inserire altri nomi e di certo io non ho bisogno di entrare quattro volte in un giorno. C'è scritto pure che non abbiamo pagato niente di prevendita e invece abbiamo speso circa 4,00 euro. Il sito è mal fatto, capiranno. 
Lo spero. 
Spero che domenica io, I. e A. non ci troviamo ad aspettare fuori mentre MPM entra da solo... Ma non si sa mai. Nei prossimi giorni vi saprò dire.

P.S.
Nel frattempo Silvia, dopo essere andata inutilmente in agenzia di viaggi, si è messa in coda pure lei ed è la 38.954ma... Desiste. 
Ma riprova la sera. E fa tutto in cinque minuti. 
A quanto pare hanno sistemato il sito... 
A MPM non l'ho ancora detto.

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