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giovedì 26 aprile 2018

Vademecum per il visitatore

EUROFLORA: CONSIGLI DI SOPRAVVIVENZA


Prima ancora di illustrare la mia deliziosa gita, mi preme che chi è interessato a visitare l'Euroflora e debba ancora andarci possa far tesoro della mia esperienza. Ecco dunque qualche consiglio di sopravvivenza, di cui alcuni scontati, altri meno:
Intanto, l'abbigliamento: scarpe da ginnastica e cappellino obbligatori (pare ovvio, ma c'erano un sacco di fanciulle coi tacchi alti. Defunte a metà mattinata). C'è da camminare, non necessariamente in piano, e se, come me, avete la fortuna di beccare una magnifica giornata di sole, la vostra testolina gradirà il conforto di un po' di stoffa. Ci sono gli alberi, ma riparano poco e parzialmente. Anche col sole, comunque, in camicia non morivo di caldo se stavo all'ombra, indi la solita regola del vestirsi a strati trova il suo perché anche qui (ringrazio I. che mi ha impedito di lasciare la giacca in auto).
Il treno: a Nervi trovare parcheggio è come vincere al Lotto, indi, chi viene dal lato Savona, si posteggia a Brignole in Piazzale Kennedy (dal Libraccio) e trova la navetta (compresa nel biglietto di ingresso) per raggiungere la Stazione. Anche il treno è incluso nel biglietto di ingresso (indi non buttatelo dopo l'esposizione), il viaggio è breve e consta di quattro fermate. Prima di Nervi: Sturla, Quarto e Quinto. Però, attenzione: diffidate degli annunci di Trenitalia (lunedì illustrerò che è capitato a noi) e ragionate con la vostra testa, stando attenti alla direzione in cui viaggia il treno. Per il ritorno, mettete in conto che per guadagnare l'accesso ai binari vi troverete in una situazione stile epidemia di Zombie e dovrete sgomitare e cercare di non venir soffocati dalla calca. Se venite in treno, sappiate che il biglietto Euroflora vi copre da Nervi a Voltri. 
Mangiare: Portatevi il pranzo al sacco. I punti di ristoro sono molti, ma il prezzo è quello da fiera (della serie: 4 ghiaccioli – rectius: sorbetti di frutta che sembrano in tutto e per tutto ghiaccioli – € 14,00. Esatto € 3,50 ciascuno). Privilegiate orari insoliti: se avete fame tra mezzogiorno e le due, la coda media è di 45 minuti. Inoltre le vostre porzioni, tra quando fate lo scontrino e quando vi verrà consegnato il vostro piatto, potranno essere soggette a dimezzamenti (di nuovo rimando al post di lunedì per i dettagli). Ciò vale altresì per i frullati. Diffidate delle focaccine gourmet: sembrano quelle del supermercato, ma costano € 7,00 e contengono giusto una fettina di prosciutto o di salame. La striscina di focaccia, invece, è buona e ve la cavate con € 1,50. A sorpresa, l'acqua è in vendita a prezzi normali (bottiglietta piccola, € 1,00). Nelle ore cruciali, però, è difficile anche procurarsi sedie e tavolo (c'è addirittura qualche sfacciato che, quando ha finito di mangiare, se le porta dietro!!!). A merenda (a pranzo no, la ressa potrebbe uccidervi) non fatevi sfuggire il Consorzio della Focaccia di Recco al formaggio: la fanno sul momento, è squisita, e ha un prezzo ragionevole. Tre fettine, calde e sottilissime, proprio come devono essere, per € 6,00. Interessanti anche le proposte da bere, tra cui la Mandarinata... (Credo sia il punto 13 sulla mappa). 
Il Mercato: è carinissimo. Ci sono piante carnivore, fiori dai colori incredibili, canapa domestica legale (senza thc), talee, piantine grasse piccine picciò vendute in una comoda borsina, orchidee... Ma non esagerate: il ritorno sarà lungo e periglioso e i vostri acquisti potrebbero patire.
Controllate la Cartina: non rischiate di perdervi, ma ci sono un sacco di bellezze e se non state attenti potreste mancarne qualcuna. In particolare, attenzione alla Casa del Bonsai: richiede un po' di coda extra, ma vale davvero la pena. E' strepitosa!!! 
Mu, spero di aver detto tutto!
A domani racconto la mia visita (lato bello).

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