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mercoledì 12 dicembre 2018

Andromeda cambia sesso

I nuovi Cavalieri dello Zodiaco


Questo è un post che mi ha chiesto MPM, io non avevo la minima voglia di parlarne: non mi pareva un argomento degno di attenzione. Ma dal momento che mon amour mi affligge con la stupida partita, scelgo di autointrattenermi.
Ebbene, da infanta avevo visto l'anime dei Cavalieri dello Zodiaco in modo saltuario, attratta dai disegni superbi e dai combattimenti epici (oltre che da Sirio, il più figo di tutti). Successivamente ho scoperto il manga ed è stata una delusione: tavole approssimative, sporche, sgraziate; trame schematiche, ripetitive. Noia abissale. E soprassediamo sul macello mitologico. 
In sostanza non mi importa granché dei Cavalieri dello Zodiaco, e nemmeno del remake, che tra l'altro già mi disturba a livello grafico, dato che pare un videogioco di vent'anni fa. Però ha ragione MPM: 'sta cosa del cambio di sesso di Andromeda (uno dei personaggi principali, quello coi capelli verdi, per capirsi) è quasi una bestemmia. Oltre che una scelta scontata quanto miseranda. Pare, infatti, che oggi non si possa riproporre (o trasporre) un prodotto di successo senza far cambiare sesso o razza ad almeno uno dei protagonisti (si vedano Tulip in Preacher, Roland nel film con Idris Elba, le Pussycats in Riverdale o Watson in Elementary). Presumo in nome del politically correct (o per mascherare la mancanza di idee).
E ciò è penoso, irrispettoso e triste. Specie se si è donna o si appartiene ad una minoranza. Perché non è che non ci siano eroine valide o eroi interessanti appartenenti ad essa. Ma queste ridicole forzature sembrano intendere di sì. Non solo, a volte tali cambiamenti pretestuosi vanno ad inficiare le caratteristiche pregnanti del personaggio originale alterandone - di norma impoverendone - la spiritualità per rispondere ad un presunto bisogno di rinnovamento che in realtà non c'è, o che, ad ogni modo, non dovrebbe essere soddisfatto con simili mezzucci. E così è anche questa volta, se consideriamo che tipo era Andromeda nella serie originale: sensibile, gentile, più debole degli altri e restio a impugnare le armi. Trasformarlo in femmina significa renderlo uno stereotipo, mentre prima era dotato di un carattere indipendente, moderno e controcorrente. E allora non sarebbe stato meglio creare qualcosa di nuovo, per una volta? Che ne so, un novello gruppo di eroi, tipo i Cavalieri dei Tarocchi, o, alla meno peggio, introdurre un personaggio in più, che desse luogo a diverse alchimie e ad altri equilibri? Che poi non è che non ci siano donne ne "I Cavalieri dello Zodiaco"... Dove la mettiamo Athena? Non è mica una di passaggio. È una Dea e tutto ruota attorno a lei. Va bene, non  combatte... "E ora tutti possono combattere, non solo gli uomini", si è detto.
Sono d'accordo. Ma perché devono proprio farlo a tutti i costi? Non è più importante preservare la varietà e il diritto di essere se stessi? Perché la vera parità implica che se c'è un gruppo di combattenti maschi li si rispetti e li si lasci vivere, senza obbligarli ad aggiungere inutili quote rosa.
Qualcuno sente forse la necessità di far diventare maschio una delle guerriere Sailor? E allora perché non femminilizzare uno dei Sette Nani? Ovviamente dovrebbe toccare a Cucciolo...

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