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venerdì 7 dicembre 2018

Ragazzini di campagna

I FIGLI DELL'INVASIONE
di John Wyndham


Pietra miliare del genere fantascientifico, è un romanzo dallo spunto geniale, che irrompe in grande stile nell'ordinarietà della quiete rural-domestica per sovvertirla e demonizzarla. Che succederebbe, infatti, se tutte le donne fertili di un tranquillo paesino, incluse single, vedove e vergini, rimanessero incinte nella stessa notte e poi partorissero bambini bellissimi e superintelligenti, dotati di mente alveare, tutti con i capelli biondi e gli occhi dorati? 
Lo vediamo progressivamente, man mano che i ragazzini crescono – ad una velocità irreale – e divengono più pericolosi... Fino a divenire una vera e propria minaccia per il genere umano. 
Pubblicato nel 1957 e figlio di quella fantascienza umana, fatta di idee e di intuizioni, anticipatrice di angosce attuali, racconta in modo sobrio e asciutto, ma denso di riflessioni profonde, di una verità che, chissà, forse un giorno potrebbe essere e che tuttora non smette di inquietare e sconcertare. Nonostante, se devo essere onesta, di Wyndham, abbia preferito “Il Giorno dei Trifidi” per personaggi, ritmo e prosa. Tuttavia, “I Figli dell'Invasione” (da cui tra l'altro è stato tratto il film “Il Villaggio dei Dannati”) vanta una trama più immediata, più stuzzicante, che, effettivamente, colpisce allo stomaco senza pietà, a dispetto del suo incedere misurato e delle molte analisi, sociali e comportamentali, che rallentano un po' l'azione, benché conferiscano spessore alla storia e tridimensionalità ai personaggi. Oltre a permetterci di meglio digerire la fine, coraggiosa e coerente. 
Recuperato, dopo anni di vane ricerche, grazie al prezioso suggerimento di Luca, che ringrazio con gratitudine.

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