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giovedì 27 dicembre 2018

LE VACANZE DEL RAGNO... 1/3

SHARM EL-SHEIKH I



Il cucciolo c'è stato a novembre, per poi spostarsi ad Istanbul, ma il post è slittato ad oggi perché mio fratello è tornato più o meno quando io sono finita in ospedale. Considerato che ho dovuto farmi raccontare tutto per bene, selezionare le foto e farmele inviare, eccoci ad oggi.
Procedo dunque a ruota libera, sperando di non fare pasticci ad abbinare le foto.
Dunque...
Pare che la cosa più bella sia la barriera corallina, perciò sono consigliatissime le immersioni. E' molto attiva e succede sempre qualcosa, ma bisogna stare ad osservarla con pazienza, mentre le guide e le correnti ti impongono di andare continuamente avanti. Purtroppo in foto non rende tantissimo, perché appare scura, laddove invece è molto colorata. Inoltre ci sono un mucchio di pesci (murene, pesci palla, pesci scorpione, pesce pietra, pesce pappagallo, pesce chirurgo...), alcuni dei quali pericolosi, per cui non bisogna toccarli. Facendo un paragone con la Thailandia, mon petit frère si è detto stupito di non trovare anemoni né pesci pagliaccio. Si è anche lamentato perché, a quanto pare, ci sono tanti scemi – assurdamente soprattutto del posto – che si divertono a distruggerla: è fragile, delicata, quindi non ci vuole molto per deturparla. Basta salirci con i piedi (che a loro volta rischiano di tagliarsi).
Tra i divertimenti spiccano, oltre allo snorkeling (con o senza guida, a seconda dei punti, per raggiungere i quali può rendersi necessaria una barca), quelli legati al deserto (tra le altre amenità, ci hanno fatto notare le tracce lasciate da un serpente, ha commentato il piccolo): gite sulla jeep o sul quod, a tutta velocità, sobbalzando tra le dune, davvero spassose, nonostante la sabbia in faccia (indispensabili occhiali e kefir - una sorta di foulard - per ripararsi) o le cavalcate sul cammello. A differenza dei cavalli, queste simpatiche bestiole hanno un'andatura sconclusionata, e il tuo corpo deve adattarvisi, non potendo permettersi di opporre resistenza. In certe zone, però, i cammelli  subiscono maltrattamenti e vengono presi abitualmente a frustate, per questo tendono ad essere nervosi e hanno il muso, già stretto nelle mortificanti briglie di metallo, pieno di ferite.


Ci vediamo domani con la parte due (più che altro perché se no diventa difficoltoso mettere troppe foto)...

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