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lunedì 3 dicembre 2018

Un intelligente aggiornamento

THE OUTSIDER
di Stephen King


Tutti lo descrivono come un thriller da cardiopalma sino a metà, che poi delude in corrispondenza della svolta horror, considerata troppo semplicistica e persino banale.
Io non sono d'accordo, e non solo perché preferisco di gran lunga l'horror al thriller.
La verità è che, a mio avviso, la svolta horror è preparata dal principio da un mucchio di indizi ed allusioni, tanto che non capisco come possa sorprendere, risultando invece uno sviluppo naturale della trama ed è evidente sin da subito che King voglia andare a parare proprio lì. Inoltre, la svolta in questione è coerente con la sua mitologia e con i mondi da lui creati (il cattivo parla il linguaggio legato alla Torre Nera), oltre che con quanto descritto nella prima parte del romanzo. Che, in più, ha il pregio di sfruttare un villain non molto inflazionato, seppur tratto dal folklore messicano, e che è un piacere conoscere nella reinterpretazione del Re, connotata da una certa originalità e da un intelligente aggiornamento. 
Con questo non dico che il romanzo sia un capolavoro. Non lo è, è semplicemente un romanzo di intrattenimento, sopravvalutato nella prima parte (a tratti un po' manieristica) e sottovalutato nella seconda (non è banale, è coerente), per quanto, oggettivamente, la conclusione sia frettolosa e poco avvincente, mentre il ritmo, incalzante nella prima metà, a poco a poco prende ad incespicare.
Forse il segreto per apprezzare il volume è non cercare di essere sorpresi a tutti i costi, ma affidarsi, da fedeli lettori, al narratore, lasciandosi trasportare da lui. Benché, ne convengo, siamo lontani da monumenti di poesia e fascinazione come “It” o “L'Ombra dello Scorpione”. Ma ciò soprattutto perché i personaggi, pur simpatici e ben delineati, non siano tali da spaccare, entrando stabilmente nei nostri cuori. Anche se, devo ammetterlo, reincontrare l'adorabile Holly Gibney, conosciuta nella trilogia iniziata con “Mr. Mercedes”,  mi ha fatto piacere.

P.S.
Sono stata molto lieta di poter leggere gratuitamente “Laurie”, il racconto che King ha regalato il giorno del suo compleanno su tutte le principali piattaforme online e che avrebbe prefigurato “The Outsider”. È carino e si legge volentieri. Ma – scusate – non ho capito in quali termini prefigurerebbe “The Outsider” (che cosa mi è sfuggito? Auxilium!!!).

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