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martedì 18 dicembre 2018

Una commediola zuccherosa e sciatta

MAMMA MIA! – CI RISIAMO
di Ol Parker
(2018)


Vale a dire, il seguito del musical con le canzoni degli ABBA ambientato in una paradisiaca isola fuori dal mondo... solo che un po' va avanti, e un po' va indietro, raccontandoci come siamo arrivati – e stabiliti – in Grecia, e facendo, quindi, anche da prequel. 
Ma se il primo capitolo, pur nella sua semplicità, era stato una ventata d'aria fresca, coinvolgente e spumeggiante, il secondo, per quanto gradevole, è abbastanza moscio e a tratti sembra una commediola zuccherosa e sciatta. 
Per la trama  e per gli interpreti. 
I grandi nomi, infatti, sono sprecati (Cher, Meryl Streep, Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgard, Andy Garcia) e usati a mala pena come comprimari, giusto per creare una continuità con l'antecedente o – nel caso di Cher e Andy Garcia– per stupire un po' (benché, bisogna ammetterlo, appena la signora fa il suo ingresso rivitalizza tutto il film). 
La trama ruota principalmente attorno ad Amanda Seyfried e Lily James... che sono tenere, intonate e carine, ma non molto di più (sebbene la parte di Lily James sia più radiosa e allegra). All'inizio, inoltre, apprendiamo della morte – buttata lì e francamente sentita come gratuita e ingiusta – di un personaggio fondamentale... che nel finale torna come “fantasma”, in una scena che sa un po' di grottesco, un po' di patetica melensaggine e un po' di scempio narrativo. 
Ci sono troppi passaggi pretestuosi, eccessi di melassa, e meno ritmo, anche se il film si guarda e a tratti si resta comunque ammaliati dagli scenari mozzafiato e da qualche canzone (MPM sostiene che non siano all'altezza del primo film, in quanto, a suo dire, gli ABBA, a differenza dei Queen, non possano permettersi di incantare anche con il lato b, ma personalmente io ho apprezzato la colonna sonora, specie “Waterloo”, soprattutto per la rutilante coreografia... nonostante a volte si abbia l'impressione di inserimenti canori un po' forzati e poco amalgamati con la trama). 
Il peggio, però, è proprio la storia: poco ispirata, per nulla originale, e che sostanzialmente si risolve in uno strascicato copia e incolla con variazioni e drammatizzazioni inutili della pellicola del 2008...      
Occasione mancata. Sob.

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