ISTANBUL
E dunque, si diceva, dopo Sharm, Istanbul... che mio fratello ha trovato un po' deludente, più che altro perché era quasi tutto in corso di ristrutturazione.
Il posto più bello è senz'altro il Gran Bazar, un grosso mercato al chiuso, fitto fitto, quasi labirintico, con negozietti piccolissimi e ravvicinati, dove puoi trovare un'infinità di cose: specialmente the, tisane, spezie e ori (ma anche, ad esempio, uno stupendo negozio di lampadari e uno di cornici). Preciso, però, che l'oro è di cattiva qualità e viaggia sui 14 carati al massimo, mentre da noi, di solito, è almeno sui 18, per cui vale poco. Mentre passi ti vengono offerti di continuo bicchierini di infuso bollente. I negozianti sono un po' asfissianti e tentano in ogni modo di accaparrarsi clienti (peggio che in agosto al mare i venditori ambulanti).
In quanto al cibo, non si mangia male, ma il Ragno ha affermato di preferire il Kebab che cucinano in Italia (sic!), perché in Turchia propongono solo blocchi di carne uniforme. Da bere c'è lo yogurt acido, servito in un bicchiere pieno di schiuma, molto rinfrescante, ma quando è andato il Cucciolo era pieno inverno e faceva freddo, inoltre il piccolo ha patito lo sbalzo di temperatura, dopo il caldo dell'Egitto. Peraltro, nei negozi c'erano tipo 40 gradi, mentre all'esterno si gelava ed era un continuo shock termico, tanto che il Ragno è tornato malaticcio. Curiosità: c'è una marea di gente che ha subito un trapianto di capelli: ovunque teste colme di croste e di garze, sfoggiate con naturalezza. In Turchia con i trapianti di capelli sono all'avanguardia: con mille euro ti rifai la capigliatura. Ti piantano follicolo per follicolo e l'intervento dura nove ore. Dopo un anno il lavoro è bello, ma sul momento è impressionante.
Passando alle bellezze architettoniche, sono meravigliose le moschee, ad esempio quella di Santa Sofia, e il palazzo Topkapi. Purtroppo, però, la Moschea di Solimano era l'unica senza restauri in corso, ma a mio fratello è toccato vederla sotto la pioggia. Peccato.
Nel complesso ha dichiarato di essersi divertito, ma di aver trovato tutto troppo turistico (si parla italiano dappertutto, manco inglese) e dubita che in futuro avrà voglia di tornarci.
E l'Androide? Non c'era l'Androide con i suoi commenti assurdi? No, il Droide è stato un mese in Russia... prossimamente ci faremo raccontare anche la sua esperienza.
Ah, sì, ho sentito anche io che Istanbul può essere un po' una delusione quando ci sono così tanti lavori in corso. È davvero un peccato quando la città che tanto desideri visitare non è nelle sue migliori condizioni. Io ho avuto un'esperienza simile quando sono andato a Parigi qualche anno fa - molti dei principali monumenti e musei erano chiusi per ristrutturazioni, quindi non ho potuto godere appieno della città.
RispondiEliminaNonostante ciò, credo che Istanbul rimanga una destinazione affascinante, piena di storia, cultura e architettura mozzafiato. Anche se alcune aree possono essere in fase di rinnovamento, ci sono sicuramente ancora molti tesori da scoprire. Magari il tuo fratello potrà tornare in futuro, quando i lavori saranno terminati, e godersi la città in tutto il suo splendore.
In ogni caso, le vacanze sono fatte anche per adattarsi ai cambiamenti di programma e trovare il lato positivo in ogni situazione. L'importante è creare bei ricordi, indipendentemente da quanto la realtà corrisponda alle aspettative. Spero che nonostante tutto, il tuo fratello sia riuscito a trarre il meglio dalla sua visita a Istanbul!