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lunedì 31 dicembre 2018

LE VACANZE DEL RAGNO... 3/3

ISTANBUL


E dunque, si diceva, dopo Sharm, Istanbul... che mio fratello ha trovato un po' deludente, più che altro perché era quasi tutto in corso di ristrutturazione.


Il posto più bello è senz'altro il Gran Bazar, un grosso mercato al chiuso, fitto fitto, quasi labirintico, con negozietti piccolissimi e ravvicinati, dove puoi trovare un'infinità di cose: specialmente the, tisane, spezie e ori (ma anche, ad esempio, uno stupendo negozio di lampadari e uno di cornici). Preciso, però, che l'oro è di cattiva qualità e viaggia sui 14 carati al massimo, mentre da noi, di solito, è almeno sui 18, per cui vale poco. Mentre passi ti vengono offerti di continuo bicchierini di infuso bollente. I negozianti sono un po' asfissianti e tentano in ogni modo di accaparrarsi clienti (peggio che in agosto al mare i venditori ambulanti).

In quanto al cibo, non si mangia male, ma il Ragno ha affermato di preferire il Kebab che cucinano in Italia (sic!), perché in Turchia propongono solo blocchi di carne uniforme. Da bere c'è lo yogurt acido, servito in un bicchiere pieno di schiuma, molto rinfrescante, ma quando è andato il Cucciolo era pieno inverno e faceva freddo, inoltre il piccolo ha patito lo sbalzo di temperatura, dopo il caldo dell'Egitto. Peraltro, nei negozi c'erano tipo 40 gradi, mentre all'esterno si gelava ed era un continuo shock termico, tanto che il Ragno è tornato malaticcio. Curiosità: c'è una marea di gente che ha subito un trapianto di capelli: ovunque teste colme di croste e di garze, sfoggiate con naturalezza. In Turchia con i trapianti di capelli sono all'avanguardia: con mille euro ti rifai la capigliatura. Ti piantano follicolo per follicolo e l'intervento dura nove ore. Dopo un anno il lavoro è bello, ma sul momento è impressionante.
 

Passando alle bellezze architettoniche, sono meravigliose le moschee, ad esempio quella di Santa Sofia, e il palazzo Topkapi. Purtroppo, però, la Moschea di Solimano era l'unica senza restauri in corso, ma a mio fratello è toccato vederla sotto la pioggia.  Peccato.
Nel complesso ha dichiarato di essersi divertito, ma di aver trovato tutto troppo turistico (si parla italiano dappertutto, manco inglese) e dubita che in futuro avrà voglia di tornarci.  

E l'Androide? Non c'era l'Androide con i suoi commenti assurdi? No, il Droide è stato un mese in Russia... prossimamente ci faremo raccontare anche la sua esperienza.
Baci e... omini col turbante.

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