IL
PRESEPE DEL RAGNO
Vi
avevo già fatto cenno, in quanto è davvero delirante: denota
immaginazione, ma soprattutto sadismo, sebbene, purtroppo, negli
ultimi anni, il mio fratellino abbia deciso di ridurne
progressivamente le dimensioni (un tempo, ad esempio, occupava uno
spazio doppio e il trenino veniva montato in tutto il suo splendore,
con la pista completa, scambi, incroci, e c'era un maggior numero di
mostri e creature malefiche).
Ad
ogni modo, prima che divenga ancora più piccolo, tanto vale che gli
dedichi un reportage, con tanto di foto (vedi foto 1 e 2, parziale
ripresa dall'alto)...
La
prima domanda che mi è stata posta, quando ho mostrato le immagini
in giro, è stata: ma almeno c'è la Sacra Famiglia? Certo che sì
(foto 3), se no che Presepe è? Con tutto che, in effetti, nella
confusione un po' si perde...
Ma
è proprio questo fantastico caos ciò che mi esalta di più: i
voluti anacronismi, le statuine più grandi delle case, il trenino
(foto 4)...
Ma
veniamo ai tocchi di sadismo: ci sono i soldatini, va bene (sono
distribuiti ovunque), ma i miei preferiti sono quattro:
- Il già menzionato coniglio sui binari, con la sua carotina (foto 6);
- Il vulcano (si vede nella foto d'apertura) – l'avevo regalato io al Ragno, e se lo si riempie con il composto adatto erutta, benché qui abbia una mera funzione decorativa;
- I rifiuti tossici nel fiume con i cigni;
- Gli operai al lavoro. Perchè gli operai? Perché, poveracci, almeno sotto Natale si meriterebbero un po' di ferie!
E
con questo, saluto e rendo omaggio, facendo tanti complimenti al mio
mostriciattolo del cuore...
P.S.
Se
scorgete “animali morti” (ne senso di “statuine di bestiole
cadute a terra”), sappiate che non è voluto, ma è una delle
conseguenze del passaggio delle bambine... Sono rimaste
superammaliate dall'opera dello Zio Ragno, e non hanno potuto evitare
di infilare le manine dappertutto (con sommo patimento di mon petit
frère)!
(foto 1)
(foto 2)
(foto 3)
(foto 4)
(foto 5)
(foto 6)
(foto 7)
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