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martedì 22 dicembre 2015

Libricidio sventato

TODO MODO
di Leonardo Sciascia


Ho salvato questo romanzo dal macero, nel senso che un mio amico, arrivato a pagina 36, aveva deciso di buttarlo...
Potevo capirlo: avevo letto anni prima “Il giorno della civetta” e, benché la trama fosse interessante, lo stile involuto dell'autore, con frasi lunghissime e ingarbugliate, mi aveva disturbata immensamente... Però il libricidio mi fa patire e così, piuttosto che niente, ho deciso di adottare “Todo Modo”. E si può adottare un libro senza leggerlo, per quanto ci ispiri poco?
L'ho letto, dunque, incentivata dalla sua brevità, e alla fine non è stato così male.
Lo stile di Sciascia è più fluido rispetto a “Il giorno della civetta”, specie grazie ai numerosi dialoghi, l'argomento più leggero, pur diviso tra potere politico e potere clericale, accattivante. La storia, poi, travestita da un andamento casuale, è addirittura bella, e le riflessioni incidentali sui più disparati argomenti dal punto di vista del pittore-protagonista – sagace, disincantato e sornione – nonché i frequenti riferimenti all'arte, alla filosofia e alla letteratura costituiscono un valore aggiunto, specie le allusioni a “La Zattera della Medusa” di Géricault, che fanno scorrere un brividello lungo la schiena.

Leonardo Sciascia ritratto dal nostro vignettista

L'intreccio, in particolare, è originale ancora adesso, con risvolti più che inattesi. Si tratta di una sorta di peculiare giallo, in cui la “scoperta” del colpevole non potrà che sconvolgerci e farci sorridere, senza ridursi, peraltro, allo sterile giochetto intellettuale: piuttosto rivelandosi geniale e arguta, regalando all'opera una marcia in più, anziché sottraendole qualcosa. Anche conoscendo già l'ambiguo epilogo, infatti, non si perderà il gusto della rilettura, anzi è probabile che a questa si addizioni un piacere extra, pepato e pungente.
A colpirmi altresì l'acutezza delle descrizioni umane, delle situazioni, della psicologia, in cui risaltano alcuni personaggi (e alcuni tipi) davvero caratterizzati ad arte, senza eccessi, ma allo stesso tempo con una precisione magistrale e carica di sottintesi, specie per quanto concerne Don Gaetano...
Adesso, la mia unica paura, è che il tentato libricida si penta e mi chieda indietro “todo Modo”...

Nel caso, però, mi rassegnerò a restituirlo. Non senza un doveroso ringraziamento.

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