NIMONA
di Noelle Stevenson
Ho
comprato questo fumetto perché mi piace “Lumberjanes”, della
stessa autrice (insieme a Grace Ellis), aspettandomi un'opera
egualmente simpatica, fresca, fantasiosa ed effervescente, invece...
“Nimona” si è rivelata molto, molto meglio!!!
Intanto
ha il vantaggio di constare di un volume unico, e quindi di poter
essere fruita in una sola tranche, ma poi... è davvero più carina!
Più
originale, innanzitutto, più interessante, più adulta (ma non
troppo), anche se ha lo stesso disegno grazioso e pastelloso, che
potrebbe trarre in inganno!
Mi
piacciono di più i personaggi, lontani da qualsivoglia stereotipo,
persino se ribaltato, fatti di contraddizioni, contrapposizioni e
simpatia, di crudeltà e tenerezza... Ma invertiti rispetto a quel
che si può immaginare, e poi ancora un po' mixati, eppure coerenti,
onesti... Del resto, è raro che la protagonista sia una
simpaticissima ciccioncella mezza pelata con le cosciazze... Ed è
ancora più raro che, per quanto si presenti come un'adolescente
mutaforma e arrabbiata, sia percorsa da tensioni così malvagie
(tanto che aspira a diventare una supercattiva) da superare quelle
del presunto vero malvagio di turno, Lord Ballister Cuorenero,
cavaliere e inventore geniale, che, piuttosto, è il nostro eroe
(disabile, per giunta), passato al lato oscuro per “esigenze di
copione”...
Ma
niente è come sembra, i colpi di scena sono dietro l'angolo, e la
lettura si fa sempre più incalzante e travolgente, spezzando ogni
genere di equilibrio (solo l'inizio è un po' schematico e
ripetitivo)!
L'ambientazione
è fantasy, ma siamo lontani da ogni canone, o meglio, ai canoni si
strizza l'occhio, ma solo per il piacere di disattenderli o
pasticciarli... Ad esempio, siamo al cospetto di un Medioevo
tecnologico e burocratizzato, che ci sa di dittatura travestita, con
sto Ente che vuol tenere tutto sotto controllo, e che è il vero
cattivo... Eppure non subiamo polpettoni manichei e moralizzanti...
Alla fine accettiamo tutto e tutti per quello che sono, con i loro
difetti e criticità!
E,
come in ogni opera che apprezzo, ci sono frequenti cambi di registro,
momenti in cui si accentuano/stravolgono i legami sentimentali tra i
personaggi (d'amicizia e di simil-figliolanza, non di amore
romantico), avventura, dramma o allegre risate!
I
dialoghi, mai troppo verbosi, sono spiazzanti, divertenti, serrati e
arguti, pieni di battutine sferzanti e di frecciatine adorabili... E
anche la trama è interessante nel suo impianto globale, perché non
capisci dove vuole andare davvero a parare finché non arrivi alla
fine, eppure ti appassioni lo stesso, godendoti tutto quello che
accade, senza sprecare nemmeno una vignetta (o un'emozione), per
quanto all'inizio ti possa apparire un po' inconsistente (ma non lo
è)!
Il
vero motore della narrazione, infatti, sono proprio i personaggi (da
ricordare anche il presunto eroe, Sir Ambrosius Lombidoro), umani e
sfaccettati, in continua evoluzione, che non fanno che ridefinirsi e
scambiarsi i ruoli, spesso a suon di faccioni, delineando quella che
è la storia in modo spontaneo e naturale, semplicemente “vivendo”...
Da
non perdere, nemmeno se non potete più annoverarvi tra i giovini!!!
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