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martedì 8 marzo 2016

Un coacervo di violenza

JUSTINE OVVERO LE DISAVVENTURE DELLA VIRTU'
del Marchese De Sade


Mi spiace, non sono riuscita a finirlo.
L'ho trovato disgustoso.
E il bello che non ho letto la terza edizione, ma la prima, quella più soft. Tuttavia ben presto mi sono sorpresa a dover saltare dei capitoli per il ribrezzo, finché mi sono arresa.
E sì che il Marchese scrive magnificamente, con raffinatezza... Ma è che cosa scrive il problema. Noioso? No... Volgare. Ributtante. Sul serio.
Ci sono scene dedicate alla coprofilia, al meticoloso dissanguamento, e c'è la descrizione di una donna irsuta che mi ha dato fastidio...
Non solo sadismo, dunque, ma chi più ne ha più ne metta, delitti inclusi.
In teoria è un classico dell'erotismo. In pratica... non è per me.
La storia parte benino, piacevolmente immorale, prosa divina – nonostante tutto –, quasi una fiaba al contrario. Pone al confronto la vita di due sorelle, due giovani orfane, Justine, virtuosa e buona, e Juliette, spregevole e ria, nella Francia del 1700. Ma se Juliette, perseguendo il male, prospera ed è felice, raggiungendo il successo; Justine, la vera protagonista, è sottoposta a qualunque nefandezza e passa di miseria in miseria. E non è un modo di dire.
Insomma, l'ho spesso trovato disturbante, fastidioso. E io non ho lo stomaco debole (bazzico tanto horror), né sono una puritana.
La cosa assurda è che, girellando su internet, mi sono imbattuta su una piattaforma per acquistare libri on line che lo classifica come... romanzo d'amore!!! Misericordia, ma come si fa? Ma dov'è mai l'amore???
E' semmai un coacervo di violenza, sopraffazione e vomitevoli perversioni senza filtri, arricchite da una malata misoginia e da una patetica attrazione per la brutalità. Scritto da Dio (se si soprassiede alla scurrilità), va bene, ma per questo ancora più osceno!!
Io ne starei alla larga!
P.S.
Ed è proprio perché mi avevano detto così che non avevo resistito all'impulso di leggerlo...
P.S. 2

Ne esiste anche una riduzione a fumetti di Guido Crepax...

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