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venerdì 20 maggio 2016

Titoli che bramo

LIBRI CHE MI ISPIRANO…

Ossia che vorrei comprare, ma non prima di aver dimezzato quelli attualmente in corso di lettura (al momento sono a quota diciassette, ma il punto è che sto trascinando alcuni titoli faticosamente da mesi, andando avanti di… tipo dieci pagine la settimana), per cui mi balocco con l’idea, imponendomi di trattenermi per non aggiungere troppa carne al fuoco…
E dunque, tra più ambiti, ci sono:


“I capelli di Harold Roux” di Thomas Williams, Fazi Editore. Mi aveva attirato la copertina – bellissima – e poi qualche frase letta qua e là su Twitter. Tuttavia, indagando, è emersa una trama che non mi garbava granché, così ho deciso di rinunciare, fino a che… ho letto “Il Bazar dei brutti sogni” di King, ove viene esplicitamente dichiarato che il romanzo in questione è forse il più bello esistente in assoluto sulla scrittura!!! (O qualcosa del genere…) Insomma, considerato che con King ho molti gusti in comune, direi che ormai è chiaro che non posso vivere senza e che era azzeccata la mia impressione iniziale! E poi la Fazi è nota per pubblicare romanzi peculiari e interessanti, che non sono i soliti best seller, quanto piuttosto porte spalancate su altri mondi…


“I Melrose” di Edward St Aubyn, Ed. Neri Pozza. Su consiglio di una collega intellettualmente stimolante, che, quando le ho domandato di indicarmi un bel romanzo, non ha esitato un attimo. Ha precisato di averlo letto qualche tempo fa, e di aver divorato parecchie opere nel frattempo, ma nessuna le è rimasta altrettanto nel cuore! E poi anche verso la Neri Pozza nutro molta stima, i suoi volumi sono profondi, sofisticati e… con una carta fantastica, dalla porosità particolare (ottima da sniffare).


“Romanzo Criminale” di Giancarlo de Cataldo, Ed. Einaudi. Lo so, andava “di moda” qualche anno fa, ed allora non mi interessava. Poi mi sono imbattuta in una serie di recensioni negative e… sarà bizzarro, ma mi hanno indotta a curiosare per scoprire se è davvero così brutto e mal scritto. San Tommaso docet.


“Herzog” e “Le avventure di Augie March” di Saul Bellow, Oscar Mondadori. E’ da un po’ che voglio conoscere quest’autore, viene citato spesso in opere che mi piacciono, per giunta è un classico, e ignorarlo è da svergognati. Devo colmare la lacuna!!!


Brighton Rock” di Graham Greene, Oscar Mondadori. Dopo “Il potere e la gloria” (che presto recensirò) ho bisogno di altro Greene. Questo titolo promette davvero bene.


“Dove sei Mathias?” di Agota Kristof, Ed. Casagrande. Amo questa autrice e non sopporto che ci sia qualcosa di suo che non ho letto. Ben sapendo, tuttavia, che sarà molto più triste, poi, di aver letto tutto…


“La pazza della porta accanto” di Alda Merini, Ed. Bompiani. Apprezzo la poetessa. Attraverso questo romanzo vorrei conoscere la donna.


“I racconti di Mala Strana” di Jan Neruda, Edizioni Utet. Un po' perché leggo Dampyr, per lo più ambientato a Praga, e un po' per approfondire meglio il quartiere più misterioso di questa città.


Con questo chiudo. Non perché la mia lista sia terminata (ho cinquantuno titoli che bramo, al momento), ma perché gli elenchi troppo lunghi ammorbano e non voglio esagerare!

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