LIBRI
CHE MI ISPIRANO…
Ossia
che vorrei comprare, ma non prima di aver dimezzato quelli
attualmente in corso di lettura (al momento sono a quota diciassette,
ma il punto è che sto trascinando alcuni titoli faticosamente da
mesi, andando avanti di… tipo dieci pagine la settimana), per cui
mi balocco con l’idea, imponendomi di trattenermi per non
aggiungere troppa carne al fuoco…
E
dunque, tra più ambiti, ci sono:
“I
capelli di Harold Roux” di Thomas Williams, Fazi Editore. Mi aveva
attirato la copertina – bellissima – e poi qualche frase letta
qua e là su Twitter. Tuttavia, indagando, è emersa una trama che
non mi garbava granché, così ho deciso di rinunciare, fino a che…
ho letto “Il Bazar dei brutti sogni” di King, ove viene
esplicitamente dichiarato che il romanzo in questione è forse il più
bello esistente in assoluto sulla scrittura!!! (O qualcosa del
genere…) Insomma, considerato che con King ho molti gusti in
comune, direi che ormai è chiaro che non posso vivere senza e che
era azzeccata la mia impressione iniziale! E poi la Fazi è nota per
pubblicare romanzi peculiari e interessanti, che non sono i soliti
best seller, quanto piuttosto porte spalancate su altri mondi…
“I
Melrose” di Edward St Aubyn, Ed. Neri Pozza. Su consiglio di una
collega intellettualmente stimolante, che, quando le ho domandato di
indicarmi un bel romanzo, non ha esitato un attimo. Ha precisato di
averlo letto qualche tempo fa, e di aver divorato parecchie opere nel
frattempo, ma nessuna le è rimasta altrettanto nel cuore! E poi
anche verso la Neri Pozza nutro molta stima, i suoi volumi sono
profondi, sofisticati e… con una carta fantastica, dalla porosità
particolare (ottima da sniffare).
“Romanzo
Criminale” di Giancarlo de Cataldo, Ed. Einaudi. Lo so, andava “di
moda” qualche anno fa, ed allora non mi interessava. Poi mi sono
imbattuta in una serie di recensioni negative e… sarà bizzarro, ma
mi hanno indotta a curiosare per scoprire se è davvero così brutto
e mal scritto. San Tommaso docet.
“Herzog”
e “Le avventure di Augie March” di Saul Bellow, Oscar Mondadori.
E’ da un po’ che voglio conoscere quest’autore, viene citato
spesso in opere che mi piacciono, per giunta è un classico, e
ignorarlo è da svergognati. Devo colmare la lacuna!!!
“Brighton
Rock” di Graham Greene, Oscar Mondadori. Dopo
“Il potere e la gloria” (che presto recensirò) ho bisogno di
altro Greene. Questo titolo promette davvero bene.
“Dove
sei Mathias?” di Agota Kristof, Ed. Casagrande. Amo questa autrice
e non sopporto che ci sia qualcosa di suo che non ho letto. Ben
sapendo, tuttavia, che sarà molto più triste, poi, di aver letto
tutto…
“La
pazza della porta accanto” di Alda Merini, Ed. Bompiani. Apprezzo
la poetessa. Attraverso questo romanzo vorrei conoscere la donna.
“I
racconti di Mala Strana” di Jan Neruda, Edizioni Utet. Un po'
perché leggo Dampyr, per lo più ambientato a Praga, e un po' per
approfondire meglio il quartiere più misterioso di questa città.
Con
questo chiudo. Non perché la mia lista sia terminata (ho cinquantuno
titoli che bramo, al momento), ma perché gli elenchi troppo lunghi
ammorbano e non voglio esagerare!
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