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martedì 7 giugno 2016

Gotico come non mai

CRIMSON PEAK
di Guillermo Del Toro
(2015)


Fiabesco melodramma a tinte fosche, con virate verso l’horror (ma un Horror proprio no: troppo edulcorato in tal senso) e soprattutto verso il fantastico, che incede lentamente, ma tuttavia avvince, in particolare grazie alla bravura e al fascino degli interpreti (nonostante la Wasikowska con i capelli sciolti proprio non si possa vedere) e al modus narrandi, incantevole e avvolgente, dal sapore antico, quasi poetico…
Da segnalare, inoltre, la bellezza cromatica della fotografia, l’attenzione per la composizione e le fatiscenti, ma suggestive, ambientazioni, che da sole sono sufficienti a suggerirci una storia.
Poco importa, infatti, che la trama sia banale e prevedibile (ormai i Lannister spopolano), sebbene incentrata su un insistito dualismo: è bello come ci viene raccontata, come una favola della buonanotte d’altri tempi, così che noi siamo ben disposti, di fatto, ad ignorarne le molteplici pecche e a lasciarci felicemente rapire.
I fantasmi, in compenso, benché benevoli, ci fan prendere degli spaghetti niente male e sono sicuramente incisivi nella loro rappresentazione accurata e tenebrosa.
Lo stesso Crimson Peak, con tutta quella argilla rossa e la neve che filtra dal tetto, è spaventoso, mentre Tom Hiddleston, nei panni del protagonista maschile, il gentiluomo Thomas Sharpe, riesce ad essere ad un tempo ammaliante, debole, e minaccioso.
I personaggi meglio riusciti, però, sono quelli femminili: Lucille/Jessica Chastain è luciferina e inquietante, oltreché stupenda, mentre Edith/Mia Wasikowska, con la sua indipendenza/eccentricità e il suo squisito, ingenuo candore, non può che suscitare la nostra simpatia.

Senza dubbio il film mi è piaciuto, senza dubbio non è un capolavoro (né la miglior pellicola di Del Toro), tuttavia è comunque da non perdere, quanto meno a livello visivo e di atmosfera, gotica come non mai.

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