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lunedì 13 giugno 2016

Le bellezze della lettura

LA SOVRANA LETTRICE
di Alan Bennett


Un racconto carino e originale, che non resterà negli annali della letteratura, ma potrà facilmente regalare un’oretta di svago arguto e sornione.
La protagonista è niente meno che quella vispa vecchina della Regina di Inghilterra, che, vuoi per caso, vuoi in ossequio all’etichetta, scopre d’incanto il mondo dei libri…
E ci si accosta con metodo (bislacco e personale) e dedizione, entusiasmandosi, emozionandosi, e cercando di coinvolgere quante più persone può, stupendoci con considerazioni e situazioni peculiari, dovute sia alla sua veneranda età, sia alla sua regale maestà…
In effetti, tra i librini di Alan Bennett letti finora, giudico questo il più inglese, il più garbato e il più divertente…
Non un volume straordinario, di per sé, ma godibile e abbastanza interessante, che non si esaurisce nel suo spunto iniziale, ma anzi, continua il suo buffo percorso evolutivo tra le peripezie di Corte, con un citazioncella qua le là (tra le più varie) ad aumentarne il brillio.
Delizioso, oltretutto, il rapporto che si creerà tra Norman, il brufoloso ragazzotto delle cucine/consigliere – che presto farà carriera – e l’arzilla Maestà: tra sistemi per individuare nuove opere da leggere, vieppiù bizzarri e fantasiosi, e quella discrasia di punti di vista tra il giovane e l’anziana, da cui non possono che scaturire sorrisi (se la Regina vede se stessa come la sovrana d’Inghilterra, ad esempio, Norman la riconosce soprattutto come una gentile, adorabile nonnina)…

Un romanzino ameno, che decanta le bellezze della lettura (e quindi facilmente apprezzabile da ogni onnivoro consumatore che non potrà, suo malgrado e con le debite differenze, che rispecchiarsi in esso), ma che riesce altresì a rendere splendidamente umana un’icona inglese quasi intoccabile, dotandola di una dimensione innovativa, ironica e piena di verve, e di una logica paradossale quanto ineccepibile…

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