Se ti è piaciuto il mio blog


web

martedì 7 marzo 2017

Un carnevale di fantasia

STORIE DI CRONOPIOS E DI FAMAS 
di Julio Cortazar


Puro delirio mentale! Brani brevissimi e incisivi, all’insegna del nonsense, che scuotono le tue certezze e le sovvertono, sostituendole con verità più urgenti e immaginifiche.
Iniziamo con il manuale di istruzioni (ad esempio, sul modo di avere paura, per ammazzare le formiche a Roma, per salire le scale…): sono divertenti, ma anche inquietanti. Quelle sul modo di avere paura, in particolare, ti fanno davvero sudare freddo, per tacere delle istruzioni per caricare l’orologio: tu pensi che te lo regalino, l’orologio, invece sei tu che sei regalato a lui!
Seguono “Occupazioni insolite” e “Materiale plastico”: non sto a spiegare a che cosa si riferiscono i titoli, lo fa già italo Calvino nell’introduzione. Segnalo solo che trattasi di labirinti mentali in cui è davvero spassoso aggirarsi. Perché poi non sai se tu hai percorso il labirinto, se lo sei diventato, o se fai parte di uno dei trattini che formano la “L” di “Labirinto”.
E infine, eccole, le storie di Cronopios e di Famas. E di Speranze, che sono le mie preferite.
Deliziose e complementari creature suscettibili di molteplici definizioni, coacervo di vizi e virtù, predicati dell’essere che convivono e si stuzzicano, solleticandoci e solleticandosi tra loro.
Nel complesso questo librino, che non arriva a pagina 150, è un carnevale di fantasia rigorosa, ricco di umorismo e irto di amene contraddizioni.
Di quelle, però, che celano risvolti esistenziali e inducono alla riflessione, regalandoci qualcosa di ineffabile, ma che sentiamo vibrare con intensità.
A parte ciò, che dire? E’ il primo libro che leggo di Cortazar, mi ha ricordato Borges, ma con meno intellettualismo e tre pizzichi in più di surrealtà.  
Catartico.

Nessun commento:

Posta un commento