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mercoledì 29 marzo 2017

Una serata dolce e allegra

NOI E LA GIULIA
di Edoardo Leo
(2015)


Tratto da un romanzo di Fabio Bartolomei, che mi sono ripromessa di leggere al più presto, è la commedia italiana più bella che vedo da... non so quanti anni! 
I più, di questo regista/attore, preferiscono “Smetto Quando Voglio” (un film del 2014 diretto da Sydney Sibilia), che mi è piaciuto molto, ma non nello stesso incredibile modo. Qui ho amato tutto: persino il finale e la voce narrante. Mi sono divertita, ma anche un po' commossa, e ho trovato efficace lo spaccato umano e italiota, che, finalmente, riesce a non essere macchiettistico e improntato su luoghi troppo comuni (si vedano pellicole come “Se Dio Vuole” e “Tutta Colpa di Freud”).
La trama è semplice: un coatto (il regista in persona), un depresso (Stefano Fresi), un debole (Luca Argentero) e un comunista (Claudio Amendola), quarantenni alla frutta, decidono di aprire un agriturismo insieme, pur non conoscendosi quasi per nulla.
Si intromette la camorra e loro, invece di sottomettersi e pagare, richiudono i rappresentati dell'associazione a delinquere in cantina man mano che si presentano. La Giulia del titolo è la vettura del primo di loro, Vito (Carlo Buccirosso), sepolta in cortile per occultare il rapimento... tuttavia dimenticando il mangianastri acceso. Che ogni tanto riproduce musica ad alto volume... Che presto diviene l'attrazione turistica, ammantata di leggenda, che fa la fortuna del locale... 
Il film è bello perché la storia è avvincente ed interessante nei suoi sviluppi, capace di giocare con sensazioni diverse, ma entusiasma anche per via dei suoi personaggi, uno più simpatico dell'altro, compresi i comprimari (ma i miei prediletti sono Sergio il comunista e Vito il camorrista) ben caratterizzati, tridimensionali, ma genuini e in continua evoluzione (una parola va spesa anche per la giovane cuoca incinta Elisa/Anna Foglietta: adorabile!).
Insieme, magari, non legano tantissimo, ma funzionano a contrasto.
Se a ciò sommiamo scelte registiche personali (stupendo l'uso del rallenty), la colonna sonora perfetta, dialoghi spassosi ed un incedere fantasioso e imprevedibile... ehi, se non arriviamo al capolavoro, giungiamo comunque a concederci una serata dolce e allegra, con tocchi strepitosi!

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