GUIDA
AGLI INSETTI D'EUROPA
di Michael Chinery
Di
solito cerco di risparmiarvi i manuali di entomologia, ma dato che
sono una delle mie passioni, oggi mi concedo di recensirne uno... Uno
vecchiotto, in verità, ma che mi era piaciuto moltissimo (con tutto
che io ho studiato Giurisprudenza, e non Biologia, e quindi non sono
un'esperta) e che ogni tanto mi diverto a rimaneggiare... E ciò
nonostante gli insetti più belli, i più appariscenti e curiosi,
ahimè (o per fortuna) non siano europei...
Ad
ogni modo questa guida, che mi sembra completa e curata, è corredata
da dettagliatissime illustrazioni a colori (tavole le tavole sono
stupende), da disegni in bianco e nero, e da una impostazione
scientifica (per i miei parametri) e non troppo dilettantesca, che
pure ha fini divulgativi, e tiene conto del fatto che uno, di
bestiole, possa non sapere niente...
Abbiamo
la prima parte dedicata alla biologia (abbastanza tecnica, ma
semplice da seguire anche per dei neofiti improvvisati); quindi la
descrizione dei metodi per la raccolta e la conservazione degli
insetti (per me devono restare dove sono, poveretti, e considero
certe pratiche davvero sadiche, ma in generale è anche possibile
catturarli, limitarsi ad osservarli e rimetterli in libertà, senza
danneggiarli o nuocergli); la classificazione (io la adoro, mette in
luce similitudini e differenze); e l'utilissima chiave per
determinare gli ordini (lo ammetto, io non sempre arrivo a risultati
convincenti, ma è probabile dipenda da me).
A
questo punto inizia la parte più stimolante, e anche la più
divertente e “colorata” del libro: quella in cui esaminiamo gli
insetti singolarmente, indagandone le caratteristiche generali, le
abitudini, le differenze, procedendo per sottoclassi, e prendendo in
considerazione i vari ordini.
Si
parte con gli insetti più primitivi, gli apterygota, i senza ali,
per poi proseguire con i pterygota, esaminando man mano i più
evoluti e affascinanti (io adoro i coleotteri, ma ce ne sono un sacco
di altri che desteranno il nostro interesse: gli insetti sociali,
naturalmente, come le api o le formiche, ma anche i disgustosi
scarafaggi – che mi inducono orrore, ma esercitano pure una morbosa
attrazione su di me – o le mosche-scorpione, o gli insetti
acquatici...)
Quello
dei cuccioli a sei zampe è davvero un modo ricco di varietà e di
bellezza (non nego, però, che alcuni siano ripugnanti... Sarà
inconsueto, ma a me fanno impressione le farfalle, con la loro
mostruosa spiritromba!), ma anche di regole crudeli e spietate (tutti
sanno, ad esempio, dell'abitudine delle mantidi religiose di papparsi
il consorte, ma ci sono anche altre amenità succose: insettini che
spruzzano acido, che ordiscono trappole, che si danno
all'architettura, che diffondono malattie...)
In
altre parole, qui c'è davvero da sbizzarrirsi e divertirsi, a tutti
i livelli, e e il manuale è bello anche solo da tenere lì e
consultare!
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