LA
SIGNORA NEL FURGONE
di Alan Bennett
Alan
Bennett, inglese scrittore di successo e “uno che lavora per la
tv”, per quasi vent'anni permette ad una signora barbona (Miss
Shepherd, ma il nome lo ha stabilito lei) di piazzarsi nel giardino
di casa sua.
Questo
libricino, sintetico (89 pagine) ed essenziale, da leggere in un
soffio, è la cronologia di tale assurda convivenza, da cui emerge il
ritratto di una donna peculiare, con una sua logica ferrea e stramba.
Miss
Shepherd scrive periodicamente lettere alla Thatcher, al Papa e a
Gesù, si veste bizzarramente, adattando scatole di corn flakes o
tende da bagno alla sua figura imponente, e non è manco
simpaticissima, dimostrandosi spesso testarda e prepotente, per
tacere del fatto che sia lei che la sua atroce abitazione (male
assortita e perennemente in espansione) emanano un fetore
insopportabile. Del resto non si sa come faccia con la toilette: ha
adottato un sistema complicato che coinvolge dei pannoloni.
Dunque
che è? 'Sto Alan Bennett è un masochista?
Probabilmente
un po' sì, ma al contempo è un tipo dal cuore tenero, che si
preoccupa della vicina, le regala il whisky “per le frizioni”, le
fa la spesa, e si accerta, anche di notte, che nessuno le nuoccia o
le faccia male. Perché la verità è che, anche quando si è
accuditi e ospitati da uno scrittore di fama, la vita da clochard è
dura e spesso ingrata. E alla fine, un po', la maledetta signora
Shepherd ci risulta persino gradevole...
Il
librino è divertente.
Non
da uccidersi dalle risate, ma un po' di sorrisi ce li strappa, benché
sottenda qualche vena tragica, di tanto in tanto, che un po' graffia.
In
quanto al furgone, invece, beh... non c'è solo lui... altri mezzi si
avvicendano e il giardino assume connotati sempre più mostruosi. Ad
ogni modo, per dovere di cronaca, segnalo che sulla magione di Miss
Shepherd vengono collocati pezzi di moquette e poi una coperta per
attutire il rumore della pioggia (per lavarla ci si buttano sopra
cristalli di detersivo e si aspetta che piova).
Per
concludere, tra i libri di Bennett letti finora (solo tre, in
effetti, incluso il presente), questo è quello che ho preferito. E
anche lui sembra uno a posto, uno carino, perché naturalmente è il
coprotagonista.
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