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giovedì 18 settembre 2014

Un tipo dal cuore tenero


LA SIGNORA NEL FURGONE
di Alan Bennett
 

Alan Bennett, inglese scrittore di successo e “uno che lavora per la tv”, per quasi vent'anni permette ad una signora barbona (Miss Shepherd, ma il nome lo ha stabilito lei) di piazzarsi nel giardino di casa sua.

Questo libricino, sintetico (89 pagine) ed essenziale, da leggere in un soffio, è la cronologia di tale assurda convivenza, da cui emerge il ritratto di una donna peculiare, con una sua logica ferrea e stramba.

Miss Shepherd scrive periodicamente lettere alla Thatcher, al Papa e a Gesù, si veste bizzarramente, adattando scatole di corn flakes o tende da bagno alla sua figura imponente, e non è manco simpaticissima, dimostrandosi spesso testarda e prepotente, per tacere del fatto che sia lei che la sua atroce abitazione (male assortita e perennemente in espansione) emanano un fetore insopportabile. Del resto non si sa come faccia con la toilette: ha adottato un sistema complicato che coinvolge dei pannoloni.

Dunque che è? 'Sto Alan Bennett è un masochista?

Probabilmente un po' sì, ma al contempo è un tipo dal cuore tenero, che si preoccupa della vicina, le regala il whisky “per le frizioni”, le fa la spesa, e si accerta, anche di notte, che nessuno le nuoccia o le faccia male. Perché la verità è che, anche quando si è accuditi e ospitati da uno scrittore di fama, la vita da clochard è dura e spesso ingrata. E alla fine, un po', la maledetta signora Shepherd ci risulta persino gradevole...

Il librino è divertente.

Non da uccidersi dalle risate, ma un po' di sorrisi ce li strappa, benché sottenda qualche vena tragica, di tanto in tanto, che un po' graffia.

In quanto al furgone, invece, beh... non c'è solo lui... altri mezzi si avvicendano e il giardino assume connotati sempre più mostruosi. Ad ogni modo, per dovere di cronaca, segnalo che sulla magione di Miss Shepherd vengono collocati pezzi di moquette e poi una coperta per attutire il rumore della pioggia (per lavarla ci si buttano sopra cristalli di detersivo e si aspetta che piova).

Per concludere, tra i libri di Bennett letti finora (solo tre, in effetti, incluso il presente), questo è quello che ho preferito. E anche lui sembra uno a posto, uno carino, perché naturalmente è il coprotagonista.

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