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martedì 30 settembre 2014

Svariati motivi di interesse


STRANIERO IN TERRA STRANIERA
di Robert Heinlein
 
 
Romanzo eccezionale, di matrice fantascientifica, ma che va molto, molto oltre, e che arriva a ridiscutere lo stesso concetto di umanità, ma anche di religione, diritto, sessualità (propugnando poligamia e omosessualità), individualità e proprietà privata, e lo fa in modo rivoluzionario, originalissimo e assai evoluto, specie se si considera che l'opera risale al 1961, all'insegna della libertà, della tolleranza, del più assoluto rispetto del prossimo, analizzando ogni scelta (grazie al personaggio di Jubal) con dovizia di dettagli, anche a livello etico e filosofico, senza pregiudizi, denotando un'apertura mentale (per quanto riguarda la mia esperienza di lettrice) senza precedenti.

La trama è incentrata su questo giovane terrestre, Michael Valentine Smith, nato e cresciuto su Marte, pianeta più progredito del nostro, in cui non ci sono donne, e governato da leggi e mentalità assai complesse e quasi antipodiche rispetto a quelle nostrane, che viene in visita da noi, più ricco di Creso, geniale, con poteri immensi, ma timido e indifeso, in quanto non è abituato alla nostra gravità.

Siamo nel futuro, e anche la Terra si presenta diversa (e ancora più esasperata e consumistica) di come la conosciamo oggi, Michael viene praticamente tenuto prigioniero dal governo terrestre, ma, per fortuna, troverà degli amici disposti ad aiutarlo, e che gli permetteranno di sbocciare in tutto il suo sconcertante splendore.

La mia edizione consta di più di settecento pagine, ma, a parte forse l'inizio che impiega un attimo a decollare, quando ti conquista lo fa per sempre.

Notevoli i personaggi (quello che prediligo è Jubal, avvocato, scrittore, e milionario eccentrico, ovviamente, libero e intelligente, e perfettamente consapevole di sé, le cui elucubrazioni sono tra le parti migliori del romanzo), la storia (incluso il suo tremendo e shockante finale), e lo stile asciutto e analitico di Heinlein, ma ci sono svariati motivi di interesse, e in particolare quelli legati alle concezioni marziane: al grokkare (parola che entrerà nel vostro vocabolario in via definitiva, già a metà romanzo), ai fratelli d'Acqua, allo scorporarsi, ma anche alla realtà terrestre del futuro, con i Testimoni Leali e i nuovi culti religiosi. E poi c'è la particolare concezione teologica di Michael, panteistica, sincretica e piena di fiducia in se stessi e negli altri (io sono Dio, laddove “io” è chiunque venga accolto nel Nido, ossia nella comunità), che sa di setta e di utopia, ma senza truffe, ed è anche qualcosa di nuovo e di riuscito.

Un romanzo bellissimo e lacerante, ricco come non mai di spunti di riflessione, ma anche divertente ed appassionante, capace di momenti toccanti e di commozione.

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