CEREBUS
di Dave Sim
Non
è un fumetto semplicissimo, né per tematiche, né per scrittura,
specie nel primo tomo assolutamente verboso (si tenga conto che è
stato scritto negli anni 80, anzi la saga è iniziata nel 1977). Però
è un gran fumetto, uno di quelli che appartengono al mondo della
letteratura, che si mantengono sempreverdi, e che non si esauriscono
su un solo livello.
Per
il momento io ho letto solo i due sontuosi volumi “Alta Società”
e “Chiesa e Stato vol. 1” (circa 500 pagine ciascuno) pubblicati
da Black Velvet, che non sono l'inizio vero e proprio, ma quello che
di fatto conta, quello in cui la graphic novel e il personaggio
spiegano tutte le loro potenzialità.
Ogni
tomo copre un proprio arco narrativo: il primo tratta degli intrighi
della politica e di una guerra scatenata per i motivi sbagliati, il
secondo, più snello e scorrevole, è incentrato sul potere e le
storture della Chiesa (ci si riferisce ad un culto inventato, ma non
troppo).
Ma
chi è Cerebus? Un oritteropo parlante che si muove in un mondo di
umani, fantastico e intricato, litigioso, con un brutto carattere, la
propensione ad infilarsi in situazioni più grandi di lui, molti
difetti, tra cui una crassa ignoranza, e l'abitudine di parlare di sé
in terza persona.
O
lo odiamo o lo amiamo, ma di sicuro non ci lascerà indifferenti.
Accanto
a lui si muovono personaggi misteriosi, tra danzatrici, burocrati,
sette, supereroi e donne manipolatrici, la realtà è surreale e
carica di sottintesi, di allusioni, di ammiccamenti (inclusi quelli
ai fumetti, specie quelli Marvel, con cui l'autore non si dimostra
troppo generoso), e intanto, zitti zitti e semi inconsapevoli,
affrontiamo argomenti spinosi, talvolta esasperandoli un po'.
Cerebus
personaggio è disegnato in stile Disney, ha un'aria simpatica,
prevalgono le linee curve, e sembra il protagonista di una serie
comica. Solo che questa non la è.
Il
fumetto è anzi complesso e sofisticato, animato da intenti satirici,
sperimentale, anticonvenzionale, ricco di inventiva, sia per
contenuti, che per stili e veste grafica (ci tocca spesso rigirare le
pagine, leggere in orizzontale, con vignette pienissime e scritte
microscopiche, dalla partitura varia e originale), e comunque gli
altri personaggi vengono realizzati con un tratto realistico.
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