TOP
OF THE LAKE
di Jane Campion
Lo
so, questa mini in sei episodi è finita ormai da qualche mese, ma se
arrivo a recensirla solo ora è perché ho aspettato che mi si
sedimentasse un po' nell'anima.
Mi
è piaciuta, mi è piaciuta molto, nonostante i tempi dilatati (e
okay, talvolta ho pure sonnecchiato): è affascinante, altamente
introspettiva, e, a parte un po' di lentezza, è davvero notevole e
autoriale, non solo per la regia, quanto piuttosto per la sensibilità
della narrazione e per i temi toccati, per la squisita analisi
psicologica dei personaggi e del mondo in generale (il confronto
uomini e donne, soprattutto, tra innocenza e corruzione).
Mi
è piaciuta da matti l'idea del lago le cui acque sono mortali (ma
non si capisce perché visto che ci si pesca tranquillamente e i
pesci sono commestibili) e di questa tredicenne bellissima e
laconica, Tui Micham, che cerca di suicidarcisi dentro perché è
rimasta incinta, ma non vuole dire di chi. E poi scompare... ma non è
morta, come tutto lascia intendere...
Siamo
in una cittadina piccola e semi rurale in Nuova Zelanda, Laketop, i
paesaggi a volte sono brulli, a volte mozzano il fiato.
Del
caso di Tui viene incaricata una detective, Robin, emotiva e
riflessiva ad un tempo, che non riesce a decidersi a dire il fatidico
sì al fidanzato, che insegue il primo amore con cui non ha mai
consumato, ha la madre malata di cancro, ma investigando riscopre se
stessa e il suo doloroso passato, denso di rivelazioni, vere e false,
che ti strappano il cuore. Ed è così brava l'interprete, Elisabeth
Moss, così intensa e sofferta, così acuta e meravigliosa!
Ho
apprezzato l'intreccio e il femminismo imperante... E poi c'è Holly
Hunter, il suo personaggio, GJ, carismatico, duro e tenerissimo,
quello di una guru sopravvissuta ad un fulmine e per questo
“illuminata” (invero, pare un procione, come nota poco
gentilmente Matt Micham, padre di Tui, uno dei personaggi più
orribili della serie, capo di fatto della piccola cittadina, la prima
volta che la vede) e la bislacca comunità di donne che gravita
attorno a lei, e che danno conforto a chiunque capiti nei paraggi,
che spesso girano nude e hanno una tazza di tè per chiunque (a
proposito, la scena della signora in tiro che entra nel bar e mette
sul bancone una somma di denaro per farsi sollazzare da un uomo, a
patto che questi poi sparisca entro sette minuti, è davvero
deliziosa!)!!
E
in mezzo omicidi, corruzione, violenza, segreti, e omertà, e le due
facce di almeno una medaglia...
E
poi c'è il finale: shockante, perfetto, e proprio quando non te lo
aspettavi più e pensavi di aver risolto l'inghippo principale...
Sì,
forse si sarebbe potuta tagliare almeno una puntata, se non due.
Ma
pazienza, va bene così.
Strepitoso!
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