I
CENTO SENSI SEGRETI
di Amy Tan
Sinceramente, questo è un romanzo che ho letto mille anni fa, e che a livello di trama non mi è rimasto molto impresso, eppure, non so perché, quando ci penso mi sento travolgere da un mucchio di sensazioni positive, come se mi avesse rilassato profondamente, lasciandomi una sensazione di quiete e di tranquillità, per cui mi è venuta voglia di recensirlo.
All'inizio
l'avevo trovato un po' prolisso, seppur non noioso, poco avvincente,
ma poi avevo iniziato ad apprezzare le descrizioni, lo stile placido
e le incursioni storiche (i missionari europei in Cina...), e
soprattutto il confronto con le vite vissute in precedenza dalla
protagonista (o erano due?), e con i ruoli che hanno assunto i
personaggi nelle reciproche esistenze, a distanza di generazioni.
Sì,
insomma, si parla di reincarnazione, e c'era stato un bel colpo di
scena, ricordo, a questo proposito. E poi ci sono gli spiriti dei
morti...
Io
non sono troppo incline alle letture new age,
in generale mi annoiano abbastanza, ma qui non vengono propinate
teorie vaghe e bislacche, fatte di nulla e frasi trite, bensì
raccontata una storia, che avrà pure risonanze spirituali, ma non è
retorica o inconsistente, semmai è dolcemente esoterica. Almeno per
quel che rammento.
In
realtà, la prospettiva di fondo mi era parsa straordinariamente
ottimista, ma non in senso stucchevole o deleterio. Al contrario,
aveva un buon sapore genuino e in qualche modo mi sembrava
risplendesse di verità, nonostante le infiorettature.
Una
lettura piacevole, insomma, per quanto non eccezionale.
E
impreziosita dal mondo cinese, del passato e del presente, dalla sua
atmosfera, cultura, suggestione, che da sempre mi affascina e mi
incuriosisce.
Non
ricordo molto di più, e se vado a leggermi la sinossi su Ibs o su
Amazon non mi sovviene nulla. Eppure in testa mi riecheggia il nome
di Elza...
Non
ho letto altri libri di Amy Tan, non so perché, ma la voglia un po'
mi è rimasta...
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