RICK & MORTY
Tre stagioni di puro, spaziale, frenetico divertimento per un totale di 31 strepitosi episodi!
Cartone Animato vietato ai minori, dissacrante e cattivo come pochi, a metà fra “Ritorno al Futuro” e “Doctor Who”, con in mezzo una bella iniezione di demenzialità e due cucchiaioni di unpolitically correct e un pizzico di goduto splatter trucidello. In altre parole... un capolavoro!!!
A MPM non piace, lo trova sciocco, senza senso, ma, a mio avviso, è perché non lo sa guardare: intanto ci sono alcune trovatine a livello immaginifico che sono esplosive, citazioni fantascientifiche e non, pensate geniali, ammiccamenti dotti, e tocchi di classe magnifici.
In secondo luogo... non ho mai visto qualcosa che fosse più coraggioso, graffiante e non disgustoso (sì, va be', qualche momento scatologico c'è, e Rick rutta di continuo, cosa abbastanza ributtante, ma rispetto a South Park, per dire, siamo tra signori), per giunta, sovente ingentilito da recrudescenze drammatiche o desolanti, che fanno cambiare registro e tono, sia pure per pochi istanti cruciali.
Rick, poi, è un personaggio incredibile, pieno di verve, di risorse, ma anche interessante sotto il profilo umano, perché proprio quando si rivela all'apice della sua grettezza, ecco che salta fuori un altro lato della sua personalità, quasi buono e generoso... In quanto a Morty, invece... Be', lui è uno stupido ragazzino imbranato, a volte dolce e sensibile, a volte decisamente no, ma come spalla del nonno genio è fantastico e i due insieme generano un'alchimia meravigliosa. E anche il resto della famiglia (padre, madre, sorella), con le sue debolezze e contraddizioni, è piuttosto riuscito. Per tacere, poi, delle trame: nonostante la mania citazionistica sono imprevedibili, originali e articolate, con continui squisiti ribaltamenti. E così la mitologia, che nel corso della serie va elaborandosi, alla base del Cartone Animato: fatto di multiversi, cambi di realtà e personaggi pittoreschi.
Imperdibile.
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