INSATIABLE
Serie Tv in dodici episodi, politicamente scorretta, amorale e gratuita, ma così tanto che ha scatenato un sacco di proteste che ne hanno determinato la cancellazione.
In realtà, a dispetto della protagonista malvagia, la Serie parte alla grande, rivelandosi demenziale al punto giusto, simpatica, effervescente, ma anche spassosamente graffiante e opportunamente dissacrante, con molte idee fuori dagli schemi narrativi e di comportamento.
Il problema è nel prosieguo...
Perché se all'inizio i personaggi esageratamente sopra le righe ci paiono simpatici e ben caratterizzati, e siamo disposti ad amarli esattamente come sono, se il grottesco ci sembra accettabile e così il livello di assurdità oltre il limite, ad un certo punto il telefilm parte completamente per la tangente senza più ritrovare la bussola e virando sullo squallido. Non ci si fa mancare niente: dagli strambi triangoli amorosi agli esorcismi, solo che... il troppo stroppia.
E pazienza per qualche momento di calo di tensione a metà serie. E pazienza se Patty, la protagonista, è sempre più ingiustificabile e odiosa. Quello che non riusciamo a digerire, nonostante il politicamente scorretto ci piaccia da matti, è la perdita di coerenza narrativa, la mancanza di equilibrio, che trasforma l'ironia e la satira in un guazzabuglio di boiate fracassone.
E non so se l'intento sia stupire a tutti i costi o se, semplicemente, ad un certo punto si sia smarrita la capacità di tirare il freno. Ma quel che prima pareva ardito e anticonvenzionale, ad un certo punto diventa frusto e, nel tentativo affannoso di rimanere in piedi, comincia ad ammassare eccessi, a fare e a disfare, e diviene stucchevole, trito, noioso oltre a sfidare sempre più spesso il buongusto e il buon senso.
Non dico di non dargli una possibilità. Solo di non farsi illusioni.
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