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mercoledì 10 ottobre 2018

Quando il destino si rivolta

ANNA DAI CAPELLI ROSSI – LA BAIA DELLA FELICITÀ
di Lucy M. Montgomery


Dove finalmente Gilbert e Anna si sposano e vanno a vivere felici e contenti nella loro casetta dei sogni, lontano da Avonlea, e dove conoscono tanti nuovi incantevoli personaggi con le loro manie e le loro criticità, benché Marilla, Davy e la Signora Lindt ogni tanto facciano capolino nella loro quotidianità.
...E proprio quando stai per infilarti un dito in gola per l'eccesso di stucchevolezza, ZACK, che il destino si rivolta e arriva anche un po' di cruda realtà.
Nel complesso il romanzo è gradevole, ma, per quel che mi riguarda, siamo ben lontani dalla favolosa eccentricità che emanava Anna bambina. Indubbiamente resta una ragazza eccezionale, ma da lei mi aspettavo qualcosa di più (e così Gilbert, oso affermare) che ridursi a fare la moglie del Dottore. Inoltre si accusa la mancanza dei vecchi comprimari: quelli nuovi sono simpatici, ma non siamo affezionati a loro, né realmente entusiasti all'idea di frequentarli, per giunta le storie di tragica infelicità, miracolosamente risolte dalla presenza della nostra eroina, cominciano a stancarci, e paiono un modulo che si ripete.
E si va avanti, dunque, tra descrizioni mielose e ridondanti e bizzarrie forse troppo calcate. E tutto scorre abbastanza prevedibile (persino la morte, non priva, nonostante tutto, di scopo e significato narrativo, per quanto si presenti un po' improvvisa un po' gratuita), mentre ogni tanto si affaccia la noia e l'eccesso di zucchero ci provochi dolori di stomaco e carie ai denti.
Forse sono troppo severa. Forse dovrei porre l'accento su altri pregi del romanzo.
Ma, se devo dirla onestamente, sto andando avanti per inerzia e per nerditudine, ma mi pare che, ormai, la saga di Anna si sia un po' usurata.
Ci rivedremo comunque con “La Grande Casa”.

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