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venerdì 12 ottobre 2018

Convenzioni e buone maniere

LO SCHIAFFO
di Christos Tsiolkas


Due sono i motivi di interesse principali: la vertigine della scrittura – gastrica, persino rude, talvolta, ma incisiva, particolareggiata e fluida – e la capacità di costruire una storia stratificata e complessa attorno ad un evento da nulla, che, effettivamente, assume proporzioni gigantesche.
Lo schiaffo, infatti, è quello che viene dato ad un bambino diverso dal proprio figlio da un altro genitore esasperato dal comportamento del viziatissimo infante in occasione di una festa in giardino.
Quella che ne segue è una questione di stato che, a cascata, fa crollare tutti i birilli: famiglie perfette, che sono in realtà ben lungi dall'esserlo, disfunzionalità sociali e personali, meschinità e problemi sepolti sotto un mare di convenzioni e buone maniere, la difficoltà di essere adolescenti, la difficoltà di non esserlo più, delle promesse infrante, delle speranze naufragate, della routine, che ammanta la felicità di una patina grigia, fino a che essa non è più felicità e che ci rende incapaci di apprezzarla...
Un romanzo che indaga la psicologia dei suoi personaggi in modo capillare e profondo, che scava fino all'osso le dinamiche familiari e amicali, cogliendone molti aspetti emblematici, che scatena discussioni e ragionamenti, e che sicuramente, oltre a tutto ciò, è anche piacevole da leggere, nonostante l'amarezza e l'indignazione che spesso provoca – volutamente – nel lettore, come a pungolarlo. 
Da esso è stata tratta la Serie Tv “The Slap” (si veda post 19 aprile 2018), che solo in parte – mi riferisco al remake americano, non avendo visto la versione originale australiana – riesce a ricalcare la complessità del romanzo, tagliando, modificando e semplificando – anche sul piano concettuale, ad esempio smussando le differenze sociali dei protagonisti – troppi punti salienti dell'opera di Tsiolkas, fino ad approdare, in molti casi, persino ad una conclusione differente.
L'augurio è che lo leggano 'ste madri psicopatiche e insicure che allevano i figli oggi: quelle che se la maestra sgrida i pargoli che hanno tirato i capelli alla compagna  devono precipitarsi a rimproverare la maestra, perché: “come si è permessa?”.

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