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sabato 6 dicembre 2014

Dura per sempre


IL PICCOLO PRINCIPE
di Antoine de Saint-Exupéry
 
 
Etichettato come libro per l'infanzia, è in realtà un “classico sempreverde”, nel senso: sia che non invecchia, nonostante abbia già cinquant'anni sulla schiena, sia che si può leggere ad ogni età, traendone di volta in volta impressioni e conclusioni diverse...

Indubbiamente l'autore si esprime con un linguaggio semplice, diretto, molto fiabesco, permeato di innocenza e di incanto, ma ogni personaggio/situazione assurge a simbolo e racchiude altresì numerose verità e perle di saggezza.

Il libro, infatti, deliziosamente illustrato dall'autore stesso, regala sorrisi e tenerezza, ma soprattutto rapide e incisive “illuminazioni”, mai banali, tanto che è un must (come “Siddharta”, come “Il gabbiano Jonathan Livingston”, che però mi hanno entusiasmata assai meno) specialmente tra i liceali, più che tra i bambini...

Antoine de Saint-Exupéry in una caricatura del nostro vignettista

Uno di quei tipici libri che si leggono per crescere e migliorare come persone, nei confronti di se stessi e degli altri, perché, ad esempio, ci ricorda che avere un amico è innanzitutto responsabilità (si veda l'episodio della volpe) e che certe attività routinarie, benché necessarie, sono prima di tutto un piacere (si veda il brano del mercante di pillole e della sete).

Per giunta, ha il pregio di essere un libro “scomponibile”, nel senso che, pur raccontando una storia unica, con un inizio ed una fine, è formato da tanti piccoli brani che sono potenzialmente indipendenti... Quindi è bello anche solo da “sbirciucchiare”, dopo che si è letto la prima volta... O anche prima...

E, dunque, chi è il Piccolo Principe?

Un bambino candido, gentile ed educato, che non guarda con gli occhi, ma con il cuore ed abita su un pianeta piccolissimo, che non è proprio un pianeta, ma l'asteroide B612, con una rosa vanitosa e tre vulcani, di cui uno inattivo... Un bambino che ha viaggiato in lungo in largo, facendo molte conoscenze, e che, quando incontra un aviatore fortunosamente atterrato nel deserto gli chiede il disegno di una pecora. Non senza un motivo...

Si legge in meno di un'ora.

Dura per sempre.

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