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mercoledì 31 dicembre 2014

L'elemento di genialità


IL RE GIALLO
di Robert W. Chambers
 
 
Premessa: che io sappia ne esistono due edizioni quella della Vallardi (€ 12,90) e quella della Hypnos (€ 24,90). Io ho scelto la Vallardi, non per una questione di prezzo (per quanto la differenza non sia poi così trascurabile), quanto piuttosto per via del titolo: “Il Re Giallo” mi piace infinitamente di più de “Il Re in giallo”: racchiude più magia, più incertezza, e – per quanto il giallo sia il mio colore preferito – fa da subito pensare a qualcosa di potentemente sballato, di storto, che ti disturba e ti sconvolge la mente in modo inderogabile e totale... E questo, ovviamente, è un dato più che positivo, visto che si tratta di racconti del brivido vecchio stile (risalgono al 1895), che giocano più sulla suggestione che sul gore e per cui l'aspetto linguistico non è per nulla trascurabile.

L'elemento di genialità (che poi fa altresì da traît-d'union fra i vari racconti) è il riferimento a questo pseudo-biblia “Il Re Giallo”, che induce alla pazzia chi ha la sventura di leggerlo...

Indimenticabile La canzone di Cassilda” riportata in apertura, di una suggestione infinita, a cui continuiamo a tendere e a cui danziamo attorno, bramandone gli echi, in ciascuno dei dieci racconti... La canzone ci conduce nella perduta Carcosa dove lune mai viste solcano i cieli, le Iadi canteranno canzoni e i soli gemelli affondano nel lago...

Banalmente, il motivo principe che mi ha determinato all'acquisto sono i riferimenti alla Serie Tv “True Detective”, in cui “Il Re Giallo” vien più volte citato, ma la verità è che l'antologia si regge sulle sue gambe, spicca per fascino e per suspense, e, a mio avviso, è da leggere a prescindere.

Certo, dal punto di vista dell'horror le emozioni sono limitate: più un senso di inquietudine e di disagio, che paura vera; più macabro e soprannaturale, che orrore puro, alcune situazioni sono persino un poco stucchevoli... Ma il fatto è che i pregi sono soprattutto a livello stilistico. Tuttavia, ciò non significa che siano da sottovalutare.

Tra i racconti che ho prediletto “Il riparatore di reputazioni”, “Il segno giallo” e “Demoiselle d'Ys”.

Gli ultimi sono più romantici e delicati, benché non privi di tensione.

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