IL
RE GIALLO
di Robert W. Chambers
Premessa:
che io sappia ne esistono due edizioni quella della Vallardi (€
12,90) e quella della Hypnos (€ 24,90). Io ho scelto la Vallardi,
non per una questione di prezzo (per quanto la differenza non sia poi
così trascurabile), quanto piuttosto per via del titolo: “Il Re
Giallo” mi piace infinitamente di più de “Il Re in giallo”:
racchiude più magia, più incertezza, e – per quanto il giallo sia
il mio colore preferito – fa da subito pensare a qualcosa di
potentemente sballato, di storto, che ti disturba e ti sconvolge la
mente in modo inderogabile e totale... E questo, ovviamente, è un
dato più che positivo, visto che si tratta di racconti del brivido
vecchio stile (risalgono al 1895), che giocano più sulla suggestione
che sul gore e per cui l'aspetto linguistico non è per nulla
trascurabile.
L'elemento
di genialità (che poi fa altresì da traît-d'union
fra i vari racconti) è il riferimento a questo pseudo-biblia “Il
Re Giallo”, che induce alla pazzia chi ha la sventura di
leggerlo...
Indimenticabile
La canzone di Cassilda” riportata in apertura, di una suggestione
infinita, a cui continuiamo a tendere e a cui danziamo attorno,
bramandone gli echi, in ciascuno dei dieci racconti... La canzone ci
conduce nella perduta Carcosa dove lune mai viste solcano i cieli, le
Iadi canteranno canzoni e i soli gemelli affondano nel lago...
Banalmente,
il motivo principe che mi ha determinato all'acquisto sono i
riferimenti alla Serie Tv “True Detective”, in cui “Il Re
Giallo” vien più volte citato, ma la verità è che l'antologia si
regge sulle sue gambe, spicca per fascino e per suspense, e, a mio
avviso, è da leggere a prescindere.
Certo,
dal punto di vista dell'horror le emozioni sono limitate: più un
senso di inquietudine e di disagio, che paura vera; più macabro e
soprannaturale, che orrore puro, alcune situazioni sono persino un
poco stucchevoli... Ma il fatto è che i pregi sono soprattutto a
livello stilistico. Tuttavia, ciò non significa che siano da
sottovalutare.
Tra
i racconti che ho prediletto “Il riparatore di reputazioni”, “Il
segno giallo” e “Demoiselle d'Ys”.
Gli
ultimi sono più romantici e delicati, benché non privi di tensione.
Nessun commento:
Posta un commento