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martedì 2 dicembre 2014

Un codice d'onore ed una morale


L'INVERNO DI FRANKIE MACHINE
di Don Winslow
 
 
Frankie Marchianno, attempato venditore di esche, con una figlia, una ex moglie e un'amante, si gode la sua vita e la sua routine (e in qualche misura la fa godere anche a noi), finché dal passato qualcosa torna a sconvolgere i suoi piani... Un tempo, infatti, Frank lavorava per la mafia ed era detto “Machine” per la sua spietata efficienza...

Un bel romanzo davvero: la trama rasenta il cliché, ma l'atmosfera e la prosa: wow! Non stancano mai: azione pura, atmosfera, e persino un bel po' di empatia verso il nostro protagonista, che sarà pure stato un delinquente, ma uno di quelli con un codice d'onore ed una morale, un sicario old style, rispettoso e di buon senso... E che poi è uscito dal giro, si è “messo a posto”, ed è diventato esattamente il tipo di persona che ci piacerebbe incontrare e magari persino avere come vicino di casa. Senza contare quanto è in gamba: non solo con la pistola, ma anche a far funzionare il cervello.

Insomma, la lettura è un vero piacere: quello che dà una bella storia ben raccontata, a prescindere da quante volte si sia già ascoltata! L'elemento più mirabile, però, è lo stile dell'autore, che tende a rinnovarsi e a cambiare leggermente adeguandosi alle esigenze di ogni suo romanzo: qui parte lento, disegnando personaggi e ambientazioni, per poi decollare rapidissimo, ma conservando il gusto delle piccole cose, capace di descrivere efficacemente un'alba o un caffè, così come un combattimento a mani nude, intervallando la trama principale con numerosi e gustosi flashback, e regalandoci, sovente, un gradito tocco ironico.

L'inverno di Frankie Machine” è considerato uno dei romanzi migliori di Winslow, e forse, sotto il profilo estetico, è davvero così, specie per quanto concerne il “montaggio”, e di certo l'ho preferito al più ridondante “Il potere del cane” (comunque mirabile)...

Ma io ho prediletto “Le belve” e “I re del mondo”, forse perché è così che ho conosciuto l'autore, forse perché questi due romanzi sono più in sintonia con me a livello di trama e di personaggi... Con qualche strizzata d'occhio in più... Con uno stile più giovanile, più fresco, più sorprendente...

Forse... Non lo so.

Ma, sinceramente, perché scegliere? Basta leggerli tutti!

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