DI RITORNO DAL GIAPPONE...
Parte II (segue da ieri)
E
rieccoci con la seconda ed ultima parte del meraviglioso nippoviaggio
dei miei fratocugini, fra incanto e caos, fra purezza e macello...
Sì, perché, a parte i parchi e la natura perfetta e modellata con
amore, la città assomiglia ad un formicaio (foto
14) e pullula di
umanità (anche bizzarramente abbigliata, tipo da sandwich
o
da omino verde),
di grattacieli, di insegne, di... tutto (foto
15 e 16)!!!
Ma
non è per questo che i giovini si sono arrampicati – col pullman –
sull'imponente monte Fuji (foto
17), con tanto di
nuvoletta sul cucuzzolo, e visto templi a volontà (foto
18, 19, 20), nonché
lo zoo di Ueno... Perché la verità è che... Tokyo è stupenda e
piena di irresistibile paccottiglia (Ragno ce ne ha portata un bel
po')!!!
Tornando
allo zoo, tuttavia, per quanto entusiasti per la loro varietà, mi
hanno descritto le bestiole come poco felici, eccetto gli animali
piccoli, vivacissimi, e l'orso polare, particolarmente giocherellone
(foto 21).
Scartabellando,
invece, le foto che hanno scattato ne ho notata una in particolare
con due bimbi giapponesi, molto piccoli, in Kimono: c'era una festa
in corso e quei piccini erano così belli che li fotografavano
tutti... sino a che non sono scoppiati a piangere, poveri cuccioli,
rintronati dai flash e ignari circa la collocazione dei genitori!
Deludente,
invece, la riproduzione di Gundam (foto
22): di per sé
considerevole, piuttosto grande e realistica, se non fosse per il
fatto che, dopo tre secoli d'attesa per vederla in movimento, ha
giusto emesso qualche lucina e mosso un po' la testa... Peccato!
Altro
piccolo neo: si fanno code, code, codissime, per qualunque cosa,
ovunque e comunque! Ma i giapponesi sono flemmatici e non si
scompongono... nemmeno se qualche svergognato passa loro davanti...
Assurdamente,
poi, i miei fratelli sono rimasti affascinati dai gabinetti: alcuni
sono automatici e la tavoletta si alza da sola! Il primo a farne le
spese è stato mio cugino, che è rimasto tanto perplesso da chiamare
poi gli altri a vedere (c'è chi gli ha fatto un video, che vi
risparmio, benché, nel suo genere, sia carino e sappia di
possessione demoniaca). Inoltre il bidet non esiste, ma vicino alla
tazza c'è un pulsante che permette di azionare un getto d'acqua
direttamente dalla tazza del water, per lavarsi in modo strategico
e,a quanto pare, assai più pratico e funzionale.
I
filgiuoli hanno, poi, raccontato di un locale in cui entri a piedi
scalzi, l'acqua ti arriva sotto le caviglie e dei pesciolini ti fanno
la pedicure (foto 23)!
Ce ne sono anche in Italia, ma loro non ne avevano mai visti, e io
neppure...
Incredibili,
inoltre, i capsule-hotel (dove non sono andati), in cui la tua
stanza, in effetti, si riduce ad una sorta di scomparto per cadaveri
trasparente in cui puoi appoggiare le cose...
Come
viaggio è stato uno di quelli in cui mi sono state riportate le
testimonianze più emozionanti e caratteristiche, l'unico rimpianto è
che i ragazzi non sono riusciti ad andare a sbirciare il Museo del
Parassita, troppo lontano nella zona in cui si trovavo loro per
giustificare il disturbo...
Sayonara
(foto 24)!
P.S.
Contrariamente
a quel che pensavo il cambio Euro-Yen è per noi favorevole e si
possono fare un sacco di acquisti spendendo assai poco!
foto 14
foto 15
foto 16
foto 17
foto 18
foto 19
foto 20
foto 21
foto 22
foto 23
foto 24
Nessun commento:
Posta un commento