BLADE
di Stephen Norrigton e BLADE II di Guillermo del Toro
(1998
e 2002)
Più
film d'azione che horror, nonostante i vampiracci assetati e cattivi
e molte scene generosamente granguignolesche... I pregi maggiori sono
infatti dati dal ritmo, dal testosterone, ma soprattutto dai
bellissimi e dinamici combattimenti, che da soli valgono il film, con
musiche efficacissime a sostenerli e un finale dal climax perfetto!
Per
giunta Wesley Snipes è meraviglioso (e ultra figo) nella parte del
“diurno”, figlio di un'umana morsa da un vampiro appena prima del
parto, immune alla luce del sole, fortissimo, ma consumato dalla
sete, cui riesce a resistere solo grazie ad un siero che deve
iniettarsi periodicamente in vena. Naturalmente il nostro eroe è
votato alla distruzione dei succhiasangue... Nella sua eterna lotta
viene aiutato dallo stagionato Whistler (Kriss Kristofferson), che
non possiamo non amare, mentre il malvagio di turno – anche per i
parametri vampirici – è il Diacono Frost, alias Stephen Dorff, dal
fascino inquietante...
Invero,
ho trovato interessanti anche le le rivisitazioni del mito del
vampiro e della mitologia connessa e molto fantasiosa, che nel
sequel (niente meno che di Guillermo del Toro) vengono ulteriormente
approfonditi, mentre i combattimenti si fanno ancora più acrobatici
(talvolta magari esagerando con la computer grafica e dando un senso
di “finto”), i cattivoni più spietati e malefici (ma c'è anche
un'alleanza con i vampiri, in mezzo), e il nostro eroe diventa ancora
più wow... del resto, la regola cinematografica del sequel è quella
di potenziare tutto quel che c'era di buono nel capostipite e poi
aggiungere e aumentare, e qui noi non veniamo delusi, anzi, forse è
uno di quei rari casi in cui il secondo episodio è migliore del
primo (il terzo capitolo, invece, “Blade: Trinity” non mi ha
entusiasmata, ecco perché bellamente lo ignoro)!
Blade, raffigurato dal nostro ottimo caricaturista
D'accordo,
sono pellicole che non ti aiutano a trovare l'illuminazione, ma in
compensano scorrono fluide come (è il caso di dirlo) il sangue, sono
catartiche, divertenti, condite con qualche amena battuta ironica,
sempre gradita (anche se Blade è seriosissimo), e, soprattutto, che
puoi vedere infinite volte senza annoiarti mai, divertendoti ed
esaltandoti, come ai tempi d'oro di Stallone e Schwarzy!
Curiosità:
-
“Blade” è un fumetto Marvel, e da qui sono stati tratti i film!
-
In “Blade II” troviamo un giovane Norman Reedus – ossia il
Daryl di “The Walking Dead” – nella parte di Scud,
riconoscibilissimo (e luridello e sfatto come sua consuetudine)!
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