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giovedì 11 dicembre 2014

Vampiracci assetati e cattivi


BLADE di Stephen Norrigton e BLADE II di Guillermo del Toro

(1998 e 2002)
 
 
Più film d'azione che horror, nonostante i vampiracci assetati e cattivi e molte scene generosamente granguignolesche... I pregi maggiori sono infatti dati dal ritmo, dal testosterone, ma soprattutto dai bellissimi e dinamici combattimenti, che da soli valgono il film, con musiche efficacissime a sostenerli e un finale dal climax perfetto!

Per giunta Wesley Snipes è meraviglioso (e ultra figo) nella parte del “diurno”, figlio di un'umana morsa da un vampiro appena prima del parto, immune alla luce del sole, fortissimo, ma consumato dalla sete, cui riesce a resistere solo grazie ad un siero che deve iniettarsi periodicamente in vena. Naturalmente il nostro eroe è votato alla distruzione dei succhiasangue... Nella sua eterna lotta viene aiutato dallo stagionato Whistler (Kriss Kristofferson), che non possiamo non amare, mentre il malvagio di turno – anche per i parametri vampirici – è il Diacono Frost, alias Stephen Dorff, dal fascino inquietante...

Invero, ho trovato interessanti anche le le rivisitazioni del mito del vampiro e della mitologia connessa e molto fantasiosa, che nel sequel (niente meno che di Guillermo del Toro) vengono ulteriormente approfonditi, mentre i combattimenti si fanno ancora più acrobatici (talvolta magari esagerando con la computer grafica e dando un senso di “finto”), i cattivoni più spietati e malefici (ma c'è anche un'alleanza con i vampiri, in mezzo), e il nostro eroe diventa ancora più wow... del resto, la regola cinematografica del sequel è quella di potenziare tutto quel che c'era di buono nel capostipite e poi aggiungere e aumentare, e qui noi non veniamo delusi, anzi, forse è uno di quei rari casi in cui il secondo episodio è migliore del primo (il terzo capitolo, invece, “Blade: Trinity” non mi ha entusiasmata, ecco perché bellamente lo ignoro)!

Blade, raffigurato dal nostro ottimo caricaturista

D'accordo, sono pellicole che non ti aiutano a trovare l'illuminazione, ma in compensano scorrono fluide come (è il caso di dirlo) il sangue, sono catartiche, divertenti, condite con qualche amena battuta ironica, sempre gradita (anche se Blade è seriosissimo), e, soprattutto, che puoi vedere infinite volte senza annoiarti mai, divertendoti ed esaltandoti, come ai tempi d'oro di Stallone e Schwarzy!

Curiosità:

- “Blade” è un fumetto Marvel, e da qui sono stati tratti i film!

- In “Blade II” troviamo un giovane Norman Reedus – ossia il Daryl di “The Walking Dead” – nella parte di Scud, riconoscibilissimo (e luridello e sfatto come sua consuetudine)!

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