SAVING
MR. BANKS
di John Lee Hancock
(2013)
Non
me l'aspettavo. Mentre il Blu-ray girava per casa lo guardavo con
diffidenza; apprendere, poi, che era la storia sulla genesi del film
“Mary Poppins” (che peraltro ho sempre amato, pur non come le
pellicole alla Star Wars/Indiana Jones) non aveva migliorato le
cose... Insomma, ero prevenuta... e invece!
D'accordo,
non è un capolavoro imperituro e in alcuni passaggi è decisamente
lento, ma mi è piaciuto, mi ha commossa, e mi ha fatto davvero
ridere.
All'inizio
ti conquista il personaggio di Emma Thompson, che interpreta la
scrittrice P.L. Travers, autrice dei romanzi della governante
“praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, una di quelle
donnacce acide che io adoro senza confini e che ti fanno sorridere –
ghiacciandoti – appena aprono bocca (dialogo tipo: - Oh, guardi,
c'è il sole! Ha fatto capolino per salutarla! P.L. Travers: - Per
favore, non sia ridicolo!). Impagabile!
I
flashback padre/figlia sull'infanzia della scrittrice tutto zucchero
e miele, invece, mi davano il voltastomaco... fino a che non è
divenuto evidente che non fossero proprio zucchero e miele, e le
corrispondenze con il passato e il presente sono divenute
interessanti...
Altri
motivi di curiosità e di fascino: i retroscena sulla nascita del
film – eterno, a differenza dei libri – e il confronto P.L.
Travers/Walt Disney (Tom Hanks), qui rappresentato come un geniale
sognatore pieno di buoni sentimenti e attenzioni per il prossimo. E,
volendo, c'è pure il simpatico contrasto americani/inglesi (anche
se...).
Ciò
che però eleva la trama oltre il mero intrattenimento è il
significato che racchiude: le tragedie sopite nel cuore della piccola
Ginty, che l'hanno portata, nel bene e nel male, ad essere la donna e
la scrittrice che è oggi, e l'operazione salvifica (il cui segreto è
nel titolo) che compie Mr. Disney attraverso la realizzazione di Mary
Poppins, salvando, appunto, Mr. Banks, ovvero, nella finzione, il
padre dei piccoli protagonisti, Jane e Michael, nella realtà il
padre dell'autrice... Perché nella fantasia è possibile dare alle
storie un epilogo diverso e mettere a posto le cose, seppur in
ritardo..
Assurdamente
e dulcis in fundo, Saving Mr. Banks ti invoglia persino a rivedere per
l'ennesima volta un lungometraggio che già conosci a memoria, per il
solo piacere di ripercorrerlo con una consapevolezza diversa...
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