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mercoledì 3 dicembre 2014

Un'immedesimazione quasi totale


Quattro Donne
di Sam Kieth
 


Il tema di questa graphic novel, che consta di un unico volume autoconclusivo, è lo stupro. Quello di una delle quattro donne protagoniste, quattro amiche, che ora non sono più tali, in un terribile giorno di qualche tempo prima...

L'episodio viene rivissuto da una di loro, che riesamina la questione dal suo punto di vista attribuendo almeno una colpa che non riesce a perdonare, quella che ha determinato lo scioglimento dell'amicizia con una di loro...

Notevole la delicatezza con cui il tutto viene riesaminato e ridefinito, notevoli le dinamiche fra le protagoniste, la tensione, il dramma che si consuma e i modi in cui influisce su ognuna delle donne coinvolte, che non potrebbero essere più diverse fra loro. Notevole altresì l'incredibile e geniale colpo di scena che ci tramortisce verso la fine, aprendoci le porte a... ad un mucchio di interrogativi e di dubbi, ma soprattutto straziandoci il cuore, capovolgendo tutto.

E se l'opera, prima di questa rivelazione, era comunque ben scritta e ben disegnata, dopo assurge a capolavoro.

E ti permette una comprensione ed un'immedesimazione quasi totali.

Oh, lo so: Kieth (che tra l'altro è stato pure l'ideatore grafico di Sandman) è famoso soprattutto come autore di fumetti dal taglio fantastico e immaginifico, magari con un tocco sperimentale.

Qui siamo altrove.

E non ci sono filtri.

E anche se da sempre preferisco la fantasia alla verità, sono convinta che questa sia la sua opera migliore, più originale, più intensa e riuscita.

Commovente, emozionante. Non stucchevole né melodrammatica.

P.S.

I disegni possono sembrare vagamente caricaturali, quasi da cartoon, con colori troppo fiabeschi... All'inizio, conoscendo in anticipo la trama, mi pareva che stonassero... Ma poi, leggendo, mi sono accorta che si tratta solo di un altro modo di essere perfetti.

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