ROBERT
BLOCH
(1917-1994)
A
Bloch piacciono i serial killer che infatti nelle sue opere, da “La
sciarpa” a “Gotico Americano”, da “Jack lo squartatore” a
“Psycho”, tornano sempre e sempre conquistano. Io non amo questo
genere di mostri, troppo “normali”, troppo inflazionati, però...
adoro questo autore!
Ha
uno stile asciutto, scorrevole, dal taglio cinematografico, con una
vena ironica che ogni tanto fa capolino, il gusto e la capacità di
sorprendere il lettore, anche quando la trama può apparire già
sentita, ma soprattutto un qualcosa di antico, che non attiene alla
costruzione della frasi o alla scelta dei vocaboli, quanto piuttosto
ad una sorta di atmosfera vintage, che intuisco senza poter
afferrare, ma che mi affascina.
Se
escludo il buon vecchio Norman Bates e il simpatico (sul serio!) Jack
lo squartatore, nessuno dei suoi personaggi mi è rimasto troppo
impresso eppure i suoi romanzi mi piacciono, e ancora di più i suoi
racconti (avevo apprezzato in particolare il raccoltone “Colui che
apre la via”, ma dubito sia ancora a catalogo. Invece, dovrebbe
essere facile reperire “Belle da morire”, sebbene mi avesse
entusiasmata meno).
In
linea di massima scrive thriller horror, intelligenti, un po'
sornioni, a volte, ma, ad esempio, con “L'incubo di Lori” ci
regala una discreta incursione nel soprannaturale (l'ho letto mille
anni fa, in gioventù: ricordo che l'avevo gradito, ma non mi sento
di sbilanciarmi di più), mentre nei racconti spazia un po' ovunque,
toccando anche l'erotismo, il giallo, il fantasy... Però il suo
capolavoro è “Psycho”, che ho preferito di gran lunga al pur
pregevole film di Hitchcock. C'è qualche differenza a livello di
trama, se la memoria non mi tradisce, ma ciò che mi porta a
prediligere il libro non è la storia bensì proprio lo stile
narrativo di Bloch: morbido e avvolgente, benché... beh certo non si
parli di piacevolezze.
La
verità è che R.B. è bravo a spaventare il lettore, ma lo fa per
gradi, creando poi un senso di tensione continua e di brividi
ascendenti, che spesso toccano il culmine nel finale. In generale
l'ho sempre letto volentieri, anche nei casi in cui risulta meno
ispirato, ma purtroppo tante sue opere non sono arrivate in Italia
oppure adesso sono rare...
Confido
nel futuro!
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