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mercoledì 27 novembre 2013

Leggetelo adesso!


I PROMESSI SPOSI
di Alessandro Manzoni

 
Mi direte che l'avete letto a scuola e che l'avete odiato, che alla fine non è altro che una specie di feuilleton con troppi personaggi e troppe descrizioni... Mi direte uffa!

Beh, io replico: leggetelo adesso! Senza i ritmi imposti dall'insegnante, senza esercizi noiosi da farci sopra... E' magnifico! E lo amerete...

Lasciamo stare i motivi di interesse storico, lasciamo stare i riferimenti alla letteratura, esaminiamolo come fosse un qualsiasi best seller...

Intanto è scritto da dio, e non è poco! Manzoni ha la capacità incredibile di catturare atteggiamenti e pensieri, di rendere movimenti ed espressioni, e di mostrarci quello che c'è sotto, e poi più sotto ancora... Eppure non si limita a questo, a descrizioni magistrali (che in uno sguardo contengono l'universo e da sole sarebbero sufficienti a consacrarlo per sempre all'Olimpo della Letteratura Mondiale), no, è persino spiritoso, arguto, ironico... E si diverte un mucchio mentre scrive, e fa divertire anche chi legge, che ha perpetuamente un sorriso sulle labbra...

Ci sono parecchi personaggi, è vero, ma sono tutti delineati ad arte, per cui non è difficile seguirne le peripezie, senza contare che il frequente cambio di scena ci permette di variare la vicenda, di creare suspence, di appassionarci ancora di più...

E pazienza se Renzo è un tontolone e Lucia una gatta morta: Fra' Cristoforo è meraviglioso, Don Abbondio un mare di risate (un po' macchiettistico, va bene, e spesso irritante, ma perfetto proprio per questo!), Gertrude affascinante... E poi, suvvia, anche i protagonisti alla fine qualche colpo in canna ce l'hanno, senza contare che bisogna tener conto del contesto storico e della visione religiosa del popolino... Mica sono granché istruiti, i nostri eroi!

D'accordo, la storia è fondamentalmente un romanzo d'appendice, ma che c'è di male? Non è un'opera manichea (elemento, questo, che, sì, sarebbe limitante), al contrario Manzoni è impareggiabile nel mostrarci tutte le sfacettature dell'animo umano: c'è chi fa il male senza essere cattivo, chi si converte, chi è solo vittima della sua vigliaccheria... C'è chi cambia, chi cresce durante la narrazione, chi migliora e acquisisce perrsonalità.

Non solo!, Manzoni riesce persino a cogliere gli aspetti sociali del 1600 (che fanno da specchio al 1800, ossia alla sua contmporaneità) e a riportarli sulla carta come se fossero vivi, brulicanti, in atto, mostrandoci lo spaccato di un'epoca con una freschezza intramontabile.

Insomma, c'è tutto: l'umorismo, i cattivi, la denuncia sociale, il dramma, l'avventura, la religione, l'amore! E pure la peste! Fa riflettere e fa sognare, coinvolge e incurisisce! Che volete di più?

Se non vi piace, forse è perché l'approccio è stato sbagliato!

Davvero, rileggetelo! E' sublime!

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