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venerdì 15 novembre 2013

Superba graphic novel

300
di Frank Miller e Lynn Varley


Già a scuola, mentre si studia storia greca, non si può fare a meno di esaltarsi per gli eroici spartani di Leonida che hanno affrontato lo sterminato esercito di Serse, con appena trecento uomini... E certo, sono morti, ma in un certo senso hanno vinto loro: non solo per il coraggio dimostrato e per la loro indiscussa superiorità come guerrieri e come strateghi, ma anche, più concretamente, perché così hanno dato alla Grecia il tempo di organizzarsi e sconfiggere l'aspirante conquistatore straniero... Nella superba graphic novel di Miller, però, l'esaltazione assurge a tripudio dei sensi! Senz'altro ci sono i corpi statuari e ipertrofici dei combattenti, ma ancora di più è il loro spirito indomito a scuoterci e ad affascinarci: votato all'onore, al sacrificio, al dovere, eroico nel suo stesso esistere... Non importa se tutto sembra perduto: Sparta non sforna ceramisti o scultori, sforna guerrieri! E i guerrieri lottano sempre, fino allo stremo! E sempre, a prescindere dall'esito della battaglia, si coprono di gloria!

Lo dico sinceramente, si parlerà pure di guerra, ma questo è uno dei fumetti più intensi e commoventi che abbia mai letto. Bello, senza dubbio. Ma soprattutto coinvolgente, capace di toccare corde profonde della sensibilità umana, di emozionare, e di suscitare empatia.

Al contempo la graphic novel è totalmente catartica, nutrita di carne e di sangue, di passione e testosterone, in un climax di ardore assoluto, capace di infliggere dolore, ma anche, mentre leggi, di innalzarti sino al cielo e farti sentire un dio!

Inoltre ci permette di entrare nella mente di un popolo, di coglierne il pensiero, la cultura, il modo di ragionare, comprendendo appieno come è possibile quello che è storicamente avvenuto: perché Sparta non è solo una città, ma un modo di essere, di sentire.

La storia è un po' romanzata, va bene, e Serse orribile e impossibile da non odiare... Ma chi se ne cale!

Disegni perfetti, tavole ampie e dalla ripartizione libera, stupende “inquadrature”, dall'alto, dal basso, da ogni angolazione, che esprimono potenza ed epicità, che trasudano magnificenza e forza. Linguaggio essenziale, laconico, ma proprio per questo più ricco di pathos e di significato.

Una delle espressioni più alte del fumetto, in generale.

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