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di Frank Miller e Lynn Varley
Già
a scuola, mentre si studia storia greca, non si può fare a meno di
esaltarsi per gli eroici spartani di Leonida che hanno affrontato lo
sterminato esercito di Serse, con appena trecento uomini... E certo,
sono morti, ma in un certo senso hanno vinto loro: non solo per il
coraggio dimostrato e per la loro indiscussa superiorità come
guerrieri e come strateghi, ma anche, più concretamente, perché
così hanno dato alla Grecia il tempo di organizzarsi e sconfiggere
l'aspirante conquistatore straniero... Nella superba graphic novel
di Miller, però, l'esaltazione assurge a tripudio dei sensi!
Senz'altro ci sono i corpi statuari e ipertrofici dei combattenti, ma
ancora di più è il loro spirito indomito a scuoterci e ad
affascinarci: votato all'onore, al sacrificio, al dovere, eroico nel
suo stesso esistere... Non importa se tutto sembra perduto: Sparta
non sforna ceramisti o scultori, sforna guerrieri! E i guerrieri
lottano sempre, fino allo stremo! E sempre, a prescindere dall'esito
della battaglia, si coprono di gloria!
Lo
dico sinceramente, si parlerà pure di guerra, ma questo è uno dei
fumetti più intensi e commoventi che abbia mai letto. Bello, senza
dubbio. Ma soprattutto coinvolgente, capace di toccare corde profonde
della sensibilità umana, di emozionare, e di suscitare empatia.
Al
contempo la graphic novel è totalmente catartica, nutrita di carne e
di sangue, di passione e testosterone, in un climax di ardore
assoluto, capace di infliggere dolore, ma anche, mentre leggi, di
innalzarti sino al cielo e farti sentire un dio!
Inoltre
ci permette di entrare nella mente di un popolo, di coglierne il
pensiero, la cultura, il modo di ragionare, comprendendo appieno come
è possibile quello che è storicamente avvenuto: perché Sparta non
è solo una città, ma un modo di essere, di sentire.
La
storia è un po' romanzata, va bene, e Serse orribile e impossibile
da non odiare... Ma chi se ne cale!
Disegni
perfetti, tavole ampie e dalla ripartizione libera, stupende
“inquadrature”, dall'alto, dal basso, da ogni angolazione, che
esprimono potenza ed epicità, che trasudano magnificenza e forza.
Linguaggio essenziale, laconico, ma proprio per questo più ricco di
pathos e di significato.
Una
delle espressioni più alte del fumetto, in generale.
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