WATCHMEN
di Alan Moore e Dave Gibbons
I
puritani storceranno il naso, tacciandolo come il solito fumetto di
supereroi... Questo perché i puritani sono degli idioti ignoranti,
incapaci di pensare, di leggere, ma buoni solo ad appiccicare
etichette riduttive, tanto che la definizione in oggetto racchiude
solo scempiaggini!
Intanto,
“Watchmen” è considerata la miglior graphic novel di sempre, ed
in effetti è un inarrivabile capolavoro mondiale: rivoluzionario,
complesso, sconcertante, impegnativo e ricco di spessore.
E
poi perché i supereroi in questione sono tutt'altro che super: ormai
sul viale del tramonto, corrotti e problematici, ma non nel senso dei
buoni vecchi “supereroi con i super problemi” alla Stan Lee. Qui
c'è ben di peggio e descritto in toni assai più realistici e
adulti.
In
realtà vengono toccati quasi tutti i mali della società
(dall'alcolismo, allo stupro, alla corruzione...) e soprattutto viene
stracciata ogni illusione: gli eroi sbagliano. A volte più degli
altri, perché, per essere speciali, c'è un prezzo da pagare, in
termini psicologici o concreti. Se sei il Dottor Manatthan, ad
esempio, e hai poteri pressoché illimitati, è quasi certo che tua
moglie morirà di cancro per le radiazioni che emani... E questo è
niente più che un particolare, un dettaglio trascurabile.
Più
significativa, forse, è la circostanza che il più puro e idealista
fra questi supereroi (che io adoro) sia
Rorschach
(che
prende il nome dal famoso test con le macchie), ovvero un povero
sociopatico disadattato.
Del
resto, anche sulla società, ci sarebbe una bella parentesi da
aprire... Qui ne è rappresentata una distopica, collocata in un 1985
in cui Nixon è al quinto mandato, tuttavia, per molti versi, risulta
attuale... e preoccupante.
La
vicenda è stratificata e complicatissima, costellata di flashback e
colpi di scena, con molti personaggi, analizzati nel dettaglio,
spaventosamente umani – anche quando non lo sembrano –, e molti
segreti che man mano vengono svelati. Ha il sapore della
fantascienza, ma anche del giallo e del dramma psicologico che ruota
attorno al potere, un montaggio perfetto e dialoghi magistrali,
riferimenti dotti e infiniti spunti di riflessione.
Da
leggere, assolutamente.
Curiosità:
il film di Snyder, dal titolo omonimo, è apprezzabile, con attori
azzeccati per la parte. Ma soprattutto si dovrebbe parlare di “Before
Watchmen”, il (anzi, i) prequel fumettistico... ma sarà per un
altro post!
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