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domenica 10 novembre 2013

Tutt'altro che super

WATCHMEN
di Alan Moore e Dave Gibbons

 
I puritani storceranno il naso, tacciandolo come il solito fumetto di supereroi... Questo perché i puritani sono degli idioti ignoranti, incapaci di pensare, di leggere, ma buoni solo ad appiccicare etichette riduttive, tanto che la definizione in oggetto racchiude solo scempiaggini!

Intanto, “Watchmen” è considerata la miglior graphic novel di sempre, ed in effetti è un inarrivabile capolavoro mondiale: rivoluzionario, complesso, sconcertante, impegnativo e ricco di spessore.

E poi perché i supereroi in questione sono tutt'altro che super: ormai sul viale del tramonto, corrotti e problematici, ma non nel senso dei buoni vecchi “supereroi con i super problemi” alla Stan Lee. Qui c'è ben di peggio e descritto in toni assai più realistici e adulti.

In realtà vengono toccati quasi tutti i mali della società (dall'alcolismo, allo stupro, alla corruzione...) e soprattutto viene stracciata ogni illusione: gli eroi sbagliano. A volte più degli altri, perché, per essere speciali, c'è un prezzo da pagare, in termini psicologici o concreti. Se sei il Dottor Manatthan, ad esempio, e hai poteri pressoché illimitati, è quasi certo che tua moglie morirà di cancro per le radiazioni che emani... E questo è niente più che un particolare, un dettaglio trascurabile.

Più significativa, forse, è la circostanza che il più puro e idealista fra questi supereroi (che io adoro) sia Rorschach (che prende il nome dal famoso test con le macchie), ovvero un povero sociopatico disadattato.

Del resto, anche sulla società, ci sarebbe una bella parentesi da aprire... Qui ne è rappresentata una distopica, collocata in un 1985 in cui Nixon è al quinto mandato, tuttavia, per molti versi, risulta attuale... e preoccupante.

La vicenda è stratificata e complicatissima, costellata di flashback e colpi di scena, con molti personaggi, analizzati nel dettaglio, spaventosamente umani – anche quando non lo sembrano –, e molti segreti che man mano vengono svelati. Ha il sapore della fantascienza, ma anche del giallo e del dramma psicologico che ruota attorno al potere, un montaggio perfetto e dialoghi magistrali, riferimenti dotti e infiniti spunti di riflessione.

Da leggere, assolutamente.

Curiosità: il film di Snyder, dal titolo omonimo, è apprezzabile, con attori azzeccati per la parte. Ma soprattutto si dovrebbe parlare di “Before Watchmen”, il (anzi, i) prequel fumettistico... ma sarà per un altro post! 

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