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giovedì 20 febbraio 2014

E le spine pungono


NOI SIAMO INFINITO
(2012)


Da tempo non incappavo in un film così bello ed emozionante, così poetico e struggente, così ricco, così forte! Ti riporta indietro, ai tempi in cui ancora c'erano le musicassette e si scriveva a macchina, ma soprattutto al tempo dell'adolescenza, del Liceo... A come non è stato, magari, ma a come avrebbe dovuto essere... E a come non sarebbe dovuto essere mai, perché le rose profumano, ma hanno le spine. E le spine pungono.

Il protagonista, Charlie (Logan Lerman) è un ragazzo particolare, uno “strano”, che un po' ricorda Donnie Darko, ma molto più insicuro, più dolce, più debole. Uno di quelli che stanno in disparte, e che non partecipano. Ma non perché non abbiano nulla da dire, è solo che non sanno bene come fare. Uno di quelli che quando li conosci vuoi abbracciarli e riempirli di coccole, solo che magari prima fatichi a notare. Perché è difficile. Perché in un certo modo hai l'impressione che loro non gradiscano. Ma non è così, è che pensano di non c'entrare niente con te. O con nessuno. E un po' è vero, ma un po' di più no.

Charlie è terribilmente solo. Oddio, per certi versi considerata la gentaglia che frequenta la sua scuola c'è da rasserenarsene. Ma lui non se ne rasserena per niente, anzi si sente sbagliato, diverso. E soffre. E pensa non sia colpa di nessuno perché le dinamiche del Liceo sono così e se sei nerd e pure introverso ti spetta la solitudine, che però è difficile da sopportare. Ma non è tutto qui, e si intuisce da subito. Charlie è anche uno che ha vissuto un trauma, uno di quelli che ti segnano per sempre. Non apprendiamo subito quale. Ma lo sentiamo, pulsante, insistente, in bilico. Poi scopriamo che ce ne sono stati due, di traumi. E sono uno peggio dell'altro.

Ma prima conosciamo Sam (Emma Watson) e Patrick (Ezra Miller). Non sono come gli altri. Sono speciali. Come tutti hanno le loro fragilità, ma sfuggono alla massa e non etichettano le persone in base a stupide categorie senza senso. Loro stessi sono fuori categoria. E finalmente Charlie ha degli amici, e finalmente diviene se stesso, impara a “partecipare”, a lasciarsi andare e i suoi problemi finiscono sullo sfondo, dimenticati, travolti dalla felicità e da una sensazione di completezza. Perché poi quello che conta è soprattutto questo. L'amicizia. Ma quando i sentimenti sono così intensi, ci sono sempre dei drammi ad accompagnarla...

I personaggi sono stupendi: Charlie, cui, davvero, non puoi non voler bene, Sam, la ragazza che se fossi un ragazzino adolescente vorrei incontrare per tutta la vita, e persino il prof. di lettere (Paul Rudd) è quello che avrei voluto avere e che avrei voluto continuare a frequentare anche dopo la scuola... Ma quello che preferisco non può essere che Patrick perché è così fuori di testa, senza esserlo, talmente in cima al mondo eppure così lontano dallo stare sulla vetta, così sensibile, pieno di contraddizioni e pronto al divertimento, che non posso che adorarlo!

Interpreti eccelsi, ottimo taglio registico (specie nelle sequenze prima della telefonata alla sorella), ma soprattutto meravigliosa la storia: semplice, leggera, eppure capace di andare a fondo e di rimanerti nel cuore, costellata di luci ed ombre, brillante, sagace, commovente. Ma divertente, anche. E bellissima.

Il regista si chiama Stephen Chbosky e ha tratto il film dal suo stesso romanzo, “Ragazzo da parete”.

Non vedo l'ora di leggerlo.

5 commenti:

  1. Il mio alunno mi ha regalato il libro ma non l'ho ancora letto...a questo punto guarderò anche il film!

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  2. Mi hai convinto! Anche se non sono tanto da film drammatici mi sembra di intuire che questo film lasci qualcosa dentro quindi ... lo vedrò!

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  3. Sì, è davvero bellissimo... Ieri ho iniziato il romanzo, e devo dire che anche quello merita, aggiungendo dettagli e colmando piccole lacune. Tenetemi aggiornata!

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  4. L'ho visto! Carino, concordo ... e una cosa che mi ha colpito è che all'inizio parlano anche del libro "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee ... l'ho letto che non è molto e ne avevamo anche parlato in qualche tuo post precedente ... forte! Questo blog mi sta aprendo la mente!

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  5. Me ne compiaccio! Grazie. A presto!

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