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lunedì 10 febbraio 2014

Misericordia!


SPLENDORE
di Margaret Mazzantini

 
Delusione. Delusione cocente.

Senz'altro è un romanzo scritto con maestria, con un frasario ricco e impeccabile, con uno stile limpido e vibrante, che trasuda passione, sofferenza, che riesce a cogliere le microespressioni più che i tratti del volto, con eventi che erompono all'improvviso, interrompendo la fluidità della narrazione in modo shockante, che si impongono, prepotenti, frantumando i tuoi orizzonti...

Senz'altro colpiscono la profondità dell'amore e dei sentimenti, la bellezza e il tormento di cercare e scoprire se stessi, la contezza con cui la Mazzantini riesce a rappresentare i pensieri, le sensazioni, le emozioni, usando l'intera tavolozza dei colori, regalandoci immagini vivide e sfolgoranti, spesso insolite...

Eppure... Che delusione, davvero!

La storia, incentrata sull'amore omosessuale di Guido e Costantino, di cui si racconta quasi la vita intera, è convenzionale, traboccante di cliché e di stereotipi, di stantii luoghi comuni... Manca solo l'AIDS! Pazienza, mi sono detta, sarà un tentativo di rendere la trama più universale... A volte i luoghi comuni sono veri... La scrittura è comunque superba, vale la pena...

Solo che, anche a voler sospendere ogni giudizio e lasciandosi semplicemente andare, la vicenda non mi prendeva, arrancava, stagnava, tornava su se stessa in modo confuso, senza stimolarmi, limitandosi ad autocompiacersi del proprio dolore... Ho impiegato parecchio a farmi venire voglia di andare avanti, laddove di solito il sacrificio è costringersi ad una pausa.

Pazienza, mi sono ammonita di nuovo, non sarà fra i migliori libri della Mazzantini, ma è comunque pregevole... Solo un po' banale, senza quel quid pluris che illumina i suoi successi più riusciti... Pazienza... Il problema, magari, è solo che io non riesco a capire, non riesco a immedesimarmi... Io non potrei mai negare me stessa, in nessun modo... Ma io sono strana, non conto... Non sono normale... E sono nata in un'epoca diversa, più tollerante, con genitori bizzarri e liberali...

Solo che poi... sono arrivata alla fine.

Misericordia!

Gratuita, avvilente, offensiva.

Come a voler a tutti costi creare il colpo di scena. Con un mezzuccio, per giunta, sleale e vigliacco, che sfrutta un sistema già rodato, ma che qui ci sta come i cavoli a merenda, forzando la trama, tradendo i personaggi, insultando il lettore (e forse non solo lui...).

Lì per lì ho avuto il desiderio di scagliare il volume fuori dalla finestra.

Ma gli indizi c'erano, si potrà obiettare. Lo afferma persino Guido.

Ma che, erano indizi quelli? O prese per il...? Minuzie sparse a casaccio per meglio poter giustificare una scelta ad effetto (ridicolo)?

Bah!, questo è il mio commento. Mi sento davvero insultata. E tradita. E delusa.

Secondo una mia collega la chiave di lettura è l'amore di Guido, non quello di entrambi, e il finale lo ha reso ancora più assoluto. Lei si è commossa, lo ha trovato stupendo.

Io no. Non riesco ad accettarlo.

Soprattutto dalla Mazzantini.

Bah!

Ultimamente non ho troppa fortuna con i miei autori preferiti...

Ho quasi paura ad iniziare “Doctor Sleep”.

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