SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE
di Italo Calvino
Romanzo incredibile, sulla scrittura, sulle storie, e sul piacere della lettura, che narra le vicende del Lettore (che sono io e che sei tu, e che non è nessuno di noi) che seguita a rincorrere lo stesso titolo (il nostro. “Se una notte d'inverno un viaggiatore” di Italo Calvino) senza trovarne, dopo l'incipit accattivante, la continuazione a causa di un problema di impaginazione (per incominciare), e finendo col dover iniziare un sacco di altri libri, sempre con titoli pazzeschi, sempre di autori (inventati) dal nome suggestivo, sempre dannatamente capaci di destare il nostro interesse, e quindi, potenzialmente, a invogliarci a terminare anche quelli... Ma sempre maledettamente, inesorabilmente incompleti.
Per certi versi, dunque, una metafora della vita, il cui senso ultimo ci sfugge, frustrandoci, ma portandoci, al contempo a sempre nuove scoperte ed esperienze, e quindi ad una crescita personale...
Per altri un gioco, che ci stuzzica e diletta, rivelandoci i segreti della scrittura, e che tuttavia terminerà in modo enigmatico... O non terminerà affatto, a seconda dei punti di vista...
Per altri ancora una raccolta di incipit spettacolari, che spazia fra i generi e gli stili, divertendo un mondo, ma portando anche riflessioni sul romanzo stesso e sulla scrittura. Il tutto inserito in una cornice fantasiosa e delirante, che sa di complotto, e impone comunque di continuare, per curiosità e per dipendenza psicologica.
Ci si appassiona, ci si confonde. Ci si sforza di capire, di interpretare. E ci si appassiona ancora di più.
Stimolante, intelligente. Aggrovigliato. Originale.
Divinamente scritto.
Un capolavoro.
Da leggere e rileggere fino ad impazzire.
O fino a che non si viene colti dall'illuminazione...
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