FABLES
di Bill Willingham
Ossia
le fiabe, intese nella loro accezione più ampia e comprensiva anche
dei protagonisti delle favole, del folklore e dei romanzi per
l'infanzia, da “Il mago di Oz” a “Il libro della giungla.”
Solo che in questa serie a fumetti vivono tutte insieme, scacciate
dalle loro Terre Natie, a Favolandia, una sorta di realtà parallela
(e clandestina) rispetto alla New York attuale, attente a non farsi
scoprire dai mortali, e costrette ad affrontare una guerra dura e
terribile contro l'Avversario, bramoso di potere (scoprire chi è
sarà davvero una sorpresa!).
Non
solo: le fiabe, pur fedeli ai loro attributi, vengono reinterpretate
in chiave moderna, per cui, ad esempio, una volta all'anno
Biancaneve, Cenerentola e Rosaspina, la Bella Addormentata, si
ritrovano per sparlare di quell'impenitente donnaiolo del Principe
Azzurro, con cui, a turno, si sono sposate e hanno divorziato...
Si
tratta di un mondo variegato, in cui compaiono anche fiabe meno
famose, e che vanta frequenti cambi di registro. Dalla storia
romantica al noir, dall'horror all'avventura, eccetera.
I
personaggi sono naturalmente importantissimi, con la tendenza ad
evolversi e maturare, e tra tutti spiccano, in particolare, Bianca
Neve e Luca Wolf, alias il Lupo Cattivo... Ma prima o poi c'è lo
spazio per approfondire la psicologia e le motivazioni dei numerosi
comprimari, che spesso riservano sorprese o celano segreti, e da un
momento all'altro potranno assurgere a protagonisti e persino
guadagnarsi uno spin-off. Non aspettatevi, però, principesse fragili
e piagnucolose: le eroine che ci vengono proposte sono sempre forti e
ben determinate. E quando non è così... Ecco, è probabile che
stiano fingendo.
Anche
la trama è in perenne evoluzione, e le regole e la geografia di
Favolandia sono assai più complesse di come le ho presentate qui. In
realtà questo fumetto è una continua scoperta, denso di colpi di
scena, di sotto trame, di digressioni, e divertentissimo nelle sue
reinterpretazioni dell'immaginario collettivo...
E'
vero, la formula è un po' quella di Alan Moore, solo che, invece di
essere applicata, ad esempio, ai personaggi dei romanzi ottocenteschi
come ne “la Lega degli Straordinari Gentlemen”, si adatta alle
fiabe...
Il
risultato è davvero una meraviglia e alterna divertimento ed epicità
in modo magistrale.
P.S.
Faccio
presente che è nato prima del telefilm “C'era una volta” che
danno su Sky...
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