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venerdì 7 febbraio 2014

Un mondo variegato


FABLES
di Bill Willingham

 
Ossia le fiabe, intese nella loro accezione più ampia e comprensiva anche dei protagonisti delle favole, del folklore e dei romanzi per l'infanzia, da “Il mago di Oz” a “Il libro della giungla.” Solo che in questa serie a fumetti vivono tutte insieme, scacciate dalle loro Terre Natie, a Favolandia, una sorta di realtà parallela (e clandestina) rispetto alla New York attuale, attente a non farsi scoprire dai mortali, e costrette ad affrontare una guerra dura e terribile contro l'Avversario, bramoso di potere (scoprire chi è sarà davvero una sorpresa!).

Non solo: le fiabe, pur fedeli ai loro attributi, vengono reinterpretate in chiave moderna, per cui, ad esempio, una volta all'anno Biancaneve, Cenerentola e Rosaspina, la Bella Addormentata, si ritrovano per sparlare di quell'impenitente donnaiolo del Principe Azzurro, con cui, a turno, si sono sposate e hanno divorziato...

Si tratta di un mondo variegato, in cui compaiono anche fiabe meno famose, e che vanta frequenti cambi di registro. Dalla storia romantica al noir, dall'horror all'avventura, eccetera.

I personaggi sono naturalmente importantissimi, con la tendenza ad evolversi e maturare, e tra tutti spiccano, in particolare, Bianca Neve e Luca Wolf, alias il Lupo Cattivo... Ma prima o poi c'è lo spazio per approfondire la psicologia e le motivazioni dei numerosi comprimari, che spesso riservano sorprese o celano segreti, e da un momento all'altro potranno assurgere a protagonisti e persino guadagnarsi uno spin-off. Non aspettatevi, però, principesse fragili e piagnucolose: le eroine che ci vengono proposte sono sempre forti e ben determinate. E quando non è così... Ecco, è probabile che stiano fingendo.

Anche la trama è in perenne evoluzione, e le regole e la geografia di Favolandia sono assai più complesse di come le ho presentate qui. In realtà questo fumetto è una continua scoperta, denso di colpi di scena, di sotto trame, di digressioni, e divertentissimo nelle sue reinterpretazioni dell'immaginario collettivo...

E' vero, la formula è un po' quella di Alan Moore, solo che, invece di essere applicata, ad esempio, ai personaggi dei romanzi ottocenteschi come ne “la Lega degli Straordinari Gentlemen”, si adatta alle fiabe...

Il risultato è davvero una meraviglia e alterna divertimento ed epicità in modo magistrale.

P.S.

Faccio presente che è nato prima del telefilm “C'era una volta” che danno su Sky...

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