Se ti è piaciuto il mio blog


web

sabato 1 febbraio 2014

Solo l'immaginazione


IL GARZONE DEL MACELLAIO
di Patrick McCabe

 
Che diavolo ha combinato Francie? Perché è costretto a nascondersi? Che cosa ha fatto alla signora Nugent?

Attraverso i ricordi del protagonista, Francis Brady, detto Francie, scopriamo la sua infanzia, povera e senza amore, nell'Irlanda degli anni '60, bigotta e distratta.

Non è colpa sua, in fondo... Francie è un ragazzino con tanti sogni, il senso dell'umorismo e molta immaginazione. Ha bisogno di affetto, ma riceve solo rifiuti.

La sua famiglia non è in grado di occuparsi di lui: il padre è violento e alcolizzato, la madre malata di mente e presto suicida, il suo migliore amico si allontana da lui, la società lo disprezza e lo scansa...

Costretto a crescere precocemente e a lasciare la scuola per fare il garzone del macellaio, si rifugia nell'infantilismo e nell'immaginazione scivolando in una solitudine sempre più grigia e, infine, come ultima risorsa, nella follia e nella violenza. Così Francie passa da un istituto all'altro, da una delusione all'altra...

Ma perché non può essere felice? Perché l'amore gli è negato?

Francie non lo sa, non capisce... Però osserva la famiglia Nugent: non sono migliori di lui, ma sono benestanti, in armonia con il prossimo, non importa se il figlio, suppergiù suo coetaneo, è uno stupidotto... viene accettato esattamente com'è, viene amato e coccolato...

Dunque? Che cosa rimane a Francie?

Solo l'immaginazione. E Francie immagina, dunque, immagina di distruggere tutto ciò che lo fa soffrire... Fino a che...

Un romanzo bellissimo e tragico, percorso di humor nero, che sarebbe spassoso se non ci spezzasse il cuore...

La verità è che se Francie fosse il nostro vicino di casa ci spaventerebbe e forse anche noi lo terremmo alla larga. Ma dato che, invece, lo vediamo attraverso i suoi ricordi non possiamo evitare di volergli un po' di bene e di immedesimarci in lui, perché se ci fossimo trovati nella sua situazione, chissà che cosa avremmo fatto noi alla signora Nugent...

Nessun commento:

Posta un commento