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venerdì 31 gennaio 2014

Pietra miliare

LA TRILOGIA DI BATMAN di Christopher Nolan
(Batman Begins; Il Cavaliere Oscuro; Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno)


Atmosfere dark alla Frank Miller, trame adulte e cupe, dense di risvolti e significati pregnanti... Poco importa che si faccia riferimento ad un eroe in calzamaglia (peraltro uno dei più sfaccettati e interessanti del panorama fumettistico), non siamo di fronte ad un divertissement in costume a base di azione, adrenalina ed effetti speciali condito con battute sagaci... Ci sono anche quelli, certo, ma questa è in primis un'opera matura e intelligente, immortale, che lascia una traccia nel cuore e nel cervello degli spettatori anche dopo il the end... Una saga che insegna qualcosa, che fa pensare, che va infinitamente al di là del mero intrattenimento... Che commuove, che esalta, che strazia... Che si evolve...
Da icona pop, Batman diviene un uomo, con una psicologia divisa fra due identità, contraddittoria e dolorosa, che lo porterà a terribili rinunce... E diviene simbolo, disposto al sacrificio e votato ad esso (in particolare ne “Il Cavaliere Oscuro”, indiscusso vertice della saga)...
Una trilogia violenta, feroce, maestosamente epica, inadatta ai piccoli, e lontana anni luce, per spirito e intenti, dai due film di Tim Burton, con cui quindi evito confronti... Continui colpi di scena, discussioni sui concetti di bene e male e sull'eroismo, che vengono spesso sovvertiti, sviluppi coerenti ma sovente imprevedibili, con una morale di fondo, stratificata e in perenne mutamento, memorabile, struggente e romantica... Sublime.
Si tratta di un Reboot in cui le origini del personaggio vengono ridefinite e approfondite, a partire dalle motivazioni che inducono Bruce a farsi paladino della giustizia, indagando però anche il peso e le responsabilità connesse a tale scelta e che costringono Batman/Bruce, quando è necessario, a mettersi da parte come uomo e come simbolo, in nome del bene comune. Nel corso delle tre pellicole il protagonista cresce e diventa sempre più grande, soprattutto a livello morale.
Regia eccellente, dunque, trama formidabile, ma anche il cast è ottimo (nonostante Katie Holmes, in “Batman Begins”, pur brava, sia un po' improbabile come Rachel Dawes, se non altro perché sembra la figlia di Bruce... Nonostante Maggie Gyllenhaall, sostituta della Holmes, magnifica interprete, sia però davvero bruttarella), con un Christian Bale eccezionale nella parte di Batman, uno splendido e inquietantissimo Cillian Murphy nei panni del dottor Crane/Spaventapasseri, e gli strepitosi Morgan Freeman, Aaron Eckhart e Michael Caine... Benché su tutti troneggi indiscusso Heath Ledger che ne “Il Cavaliere Oscuro” riesce a dar vita, letteralmente, ad un Joker originalissimo e conturbante, che ruba la scena al protagonista ad ogni piè sospinto 8il quale “si salva” in corner nelle ultime scene)... Buona prova anche per Liam Neeson, Gary Oldman, Tim Wilkinson, Anne Hathaway e Willem Defoe...
A voler cercare il pelo nell'uovo, in “Batman Begins” la partenza è lentina, anche se poi la pellicola ingrana, mentre ne “Il Ritorno” c'è qualche (volatile) momento di stanca, con un cattivo, Bane, un po' troppo “caricato”, sia pure solo in rapporto al magnifico equilibrio di tutti gli altri personaggi...
“Il Cavaliere Oscuro”, però, è perfetto in ogni suo frammento, dalle tematiche affrontate, agli attori, alla realizzazione tecnica...
Pietra miliare.

P.S.
Questo post è un omaggio al Mio Perfido Marito che oggi compie gli anni... Auguri, mio amore vecchio!

6 commenti:

  1. Davvero un bell'articolo, complimenti!!!
    C'è solo un piccolo problemuccio: il clown principe del crimine si scrive Joker, non Jocker!!!
    Errore, questo, IMPERDONABILE!!!!!!

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  2. Colpa mia che non ho avuto il tempo di rileggerlo, lo correggo subito.

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    1. Eh no, la colpa è dell'autore del post!
      Bisogna conoscere bene l'argomento di cui si vuol parlare!!!

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  3. In effetti è vero, la colpa è mia... Anche se il mio amore è davvero tenerello ad assumersi le mie responsabilità (seppur lo pregherei di esimersi, per il futuro)! :) La verità, o Anonimo, è che se gironzoli per il mio blog troverai un sacco di errori imperdonabili... Ma questo non significa che non conosca gli argomenti di cui parlo. Qui non c'è nulla che affronto superficialmente e, se devo dirti, trovo la tua affermazione un po' gratuita, benché ti ringrazi per la segnalazione di cui sopra. La verità è che "a caldo" non è sempre facile individuare gli sbagli... A rileggere ora il post, ad esempio, noto un "8" al posto di una "("... Eppure prima di inviarlo al MPM per la pubblicazione l'ho riletto sei volte, ma non me ne sono accorta. E se pensi che sono riuscita a chiamare il padre di Roland di Gilead (il mio mito supremo) "Stephen" e non "Steven", qualche tempo fa... Appena mi ci è caduto l'occhio mi sono mentalmente autocrocifissa, ma, certamente, a parte correggere, non potevo fare granché... Personalmente, preferisco badare alla sostanza. Omaggi.

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  4. Ho visto in questi giorni "Il cavaliere oscuro", il film è stupendo ma non essendo un esperto non voglio cimentarmi in critiche, valutazioni o giudizi ... cito solo, a spanne, una citazione di Joker nella prima parte del film che mi ha fatto riflettere parecchio: se uno è capace di far bene una cosa allora non può farla gratis, deve farsi pagare!
    So che non era facile in un capolavoro del genere trovare un collegamento con il problema dello sfruttamento dei giovani (e dei meno giovani) lavoratori, bravi ma sottopagati, ma questa frase mi ha acceso questo campanellino e sarebbe bello se la nostra generazione di sfruttati legalizzati usasse questa banale quanto geniale frase per ribellarsi dai propri sfruttatori. Saluti.

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  5. Conosco la specie: purtroppo per gli sfruttatori sarà sicuramente facile negare che i giovani lavorino bene, e, anzi, sosterranno che questi debbano piuttosto ringraziare di ricevere gratuitamente insegnamenti professionali e di vita, e che semmai sarebbero loro (gli sfruttatori) a dover essere pagati... Grazie comunque per il tuo ottimismo! A presto.

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