LA
TRAGICA (E DEFINITIVA) AVVENTURA DI PIP
Ci
siamo conosciuti mesi fa, ma ho dovuto prima superare il dolore e il
senso di colpa per poter narrare questa triste vicenda. Preparate i
fazzoletti.
Pip
era una scutigera, un artropode chilopode pieno d'amore...
Un
giorno ha avuto la sventura di appostarsi sulla parete di casa
nostra, vicino alla gabbia di Dado. Io osservavo la scena da lontano,
distrattamente... Mi ero accorta di una strana macchia nera sul muro,
ma non capivo che cosa fosse (prima d'ora mi era capitato di vedere
queste affascinanti creature solo in appendice sui volumi dedicati
agli insetti, in quanto parenti alla lontana, o, da piccula, sulle
facciate in alto di alcune case a Bardineto).
Ebbene,
Pip se ne stava lì, placido e impavido, in contemplazione
dell'universo, quando Dado ha pensato di fare amicizia: si è
drizzato sulle zampine posteriori e gli ha dato una leccata. Slurp!
Pip, che era un gentiluomo, non si è scomposto, ma si è spostato
leggermente più in alto. Dado, allora, curioso, si è alzato un po'
più in su, e Slap!, altra leccata. Di nuovo Pip si è spostato un
poco, flemmatico. A questo punto, notando che Dado insisteva e che io
non capivo che diavolo fosse la macchia misteriosa, mi sono
avvicinata e ho diffidato il nostro cucciolo da molestare ancora
l'ospite. Ovviamente in principio ne sono rimasta ammaliata: era così
bello con tutte quelle zampe a raggiera! Poi però ho guardato meglio
la bestiola in mezzo, a metà tra una scolopendra e un verme, e
ammetto con vergogna di averla trovata un poquito repellente.
Ricordavo
il nome, così mi sono documentata: è una creaturina buona ed
educata, dal carattere riservato, che si mangia insetti immondi come
zanzare e tisanuri (abominevoli divoratori di carta). Possono mordere
(e il morso è doloroso pressoché quanto la puntura di un'ape), ma
lo fanno solo se in pericolo di morte, essendo di indole pacifica...
Insomma, l'idea era di adottarlo.
Tuttavia
sapevo che il Mio Perfido Marito non avrebbe approvato, inoltre c'era
il rischio che Pip (comprensibilmente) fraintendesse le espansività
di Dado e gli si scatenasse contro, nonostante la pazienza già
dimostrata. Sia pur con rammarico, era necessario sbarazzarsene.
Munita
di coppettino di vetro, l'ho intrappolato senza fatica, dato che Pip,
povero cucciolo, non si è mosso né ribellato. Allora ho fatto
passare un foglio di carta sotto il vetro, per isolarlo e condurlo
sul terrazzo, ma... Gli ho staccato tre zampe!!! Staccate!!!!!
Non
l'ho fatto apposta, e proprio non mi aspettavo che fossero così
delicate! A questo punto non so bene che cosa sia successo: mi sono
spaventata, Dado si è messo in mezzo, e... Ho diviso Pip a metà!!!
Mi
è dispiaciuto da matti, specie considerando che non era morto, ma si
contorceva dal dolore, disperato, e la sua sofferenza era talmente
tangibile! Si girava a destra e a sinistra, inarcando il dorso in un
muto grido di aiuto! Povero, povero Pip! Sapevo che la cosa giusta,
ormai, era sopprimerlo con un colpo deciso, ma non ci riuscivo! E lui
stava così male!!! Ho telefonato al Mio Perfido Marito, ma lui è
davvero perfido anche se tutti pensano di no... Si è messo a ridere,
il vile! Ha minimizzato! Mi ha chiesto di sbarazzarmi del corpo e
buonanotte! Ma il corpo era vivo! E Dado continuava a volerlo
leccare... Dunque?
Dunque
Pip è spirato.
Ma
quando il Mio Maritaccio è rincasato ho proclamato un editto: d'ora
in poi le scutigere sono le benvenute in casa nostra, e verranno
accolte come ospiti di riguardo.
Purtroppo
non ne sono più arrivate...
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