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sabato 11 gennaio 2014

Un notevole colpo di genio


IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO
di Marcello D'Orta

 
Sessanta temi di bambini napoletani.

Sessanta temi sgrammaticati, con una sintassi da infarto, ingenui e innocenti, eppure arguti, smaliziati e tragicamente saggi, che ti stringono il cuore, facendoti sentire sgarruppato e triste, commuovendoti, caricandoti di energia, e allo stesso tempo facendoti sganasciare dal ridere. Ne esci arricchito e con una voglia matta di conoscerli, questi piccini.

Questo è uno dei pochi libri che ho letto non so quante volte, ad infinitum, e che trovo sempre bello ripescare e ricominciare da capo... Mi ci sono imbattuta quando ero in seconda Media, grazie al prof. di matematica che ne aveva portato una copia a scuola e ne aveva proposto qualche brano alla classe. Pareva una droga, non ci bastava mai, e per una volta non per il bieco fine di saltare la lezione!

In effetti questi temini danno dipendenza, ne bastano poche righe...

Ne è scaturito anche un film con Paolo Villaggio, ma non mi ha mai entusiasmato: troppo difficile catturare la freschezza e la genuinità di questi piccoli con l'ausilio di attori, seppur infanti.

E poi ci sono i “seguiti” letterari: “Dio ci ha creato gratis”, vale a dire il Vangelo e la religione secondo i bambini di Arzano, e “Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso”, ossia temini su amore e sesso.

Entrambi carinissimi, ma non come l'epigono, che ha il pregio di spaziare fra gli argomenti più vari.

Di per sé l'idea di raccogliere i temi dei cuccioli delle elementari in un'antologia è quasi ovvia: è divertente per tutti leggere le piccole e strampalate testimonianze dei giovanissimi... Ma prima di Marcello D'orta (purtroppo recentemente mancato), guarda caso maestro elementare, non ci aveva mai pensato nessuno!

In definitiva, quindi, un notevole colpo di genio, di cui non si può che essere grati!

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